Boston Celtics 118-106 Portland Trail Blazers
Ancora senza Kemba Walker, i Celtics riescono ad espugnare il campo dei Blazers, impegnati nella disperata ricerca di un posto Playoff nonostante la prolungata assenza di Damian Lillard. A guidare gli attacchi ci sono da una parte Tatum e Brown, dall’altra McCollum e Anthony, nella prima metà di gara condotta praticamente sempre dai Celtics. Portland resta sempre dietro ma sempre in scia, fino al tracollo tra terzo quarto e quarto quarto. Trascinati dalle triple di Tatum (36 punti) e dalla difesa di Smart, i Celtics danno il colpo di grazia ai Blazers andando oltre la doppia cifra di vantaggio, sfiorando anche il +20.
Milwaukee Bucks 108-97 Toronto Raptors
Si sfidano le prime due della classe della Eastern Conference: già questo basterebbe per descrivere l’attesa per questa partita ricca di grande talento. Memore della vittoria alle scorse Finali di Conference, Drake si presenta con la cintura da Campione WWE per mettere da subito in chiaro il tenore della sfida. Intanto Chris Boucher regala uno degli highlights di serata, con la putback dunk sulla testa di Antetokounmpo. Giannis si vendica subito dopo, con una super stoppata sullo stesso Boucher. La prima metà di gara vede avanti i Raptors di due punti sul 52-50. I Bucks rientrano in campo con un’altra carica e nel terzo periodo tentano la fuga, grazie ad un parziale positivo di 34-19. Toronto non crolla ancora, ma negli ultimi minuti Giannis (19 punti e 19 rimbalzi) dà la spallata decisiva alla partita, con un canestro in step-back e una tripla dall’angolo.
New Orleans Pelicans 109-118 Los Angeles Lakers
Fin dalle prime volte in cui il nome di Zion Williamson ha preso a circolare in ottica NBA, il paragone con un giocatore della lega era sempre e solo verso LeBron James. Gli addetti ai lavori hanno sempre notato una grande somiglianza nell’esuberanza fisica dei due. Per questo, il primo incontro al piano di sopra dei due non poteva che portarsi dietro grande attesa.
La partita, che vede anche il debutto di Markieff Morris, viene presa in controllo all’inizio da Anthony Davis, ottimo nel primo quarto. I Pelicans non crollano nonostante un momentaneo svantaggio di 13 punti. Nel secondo periodo tocca invece a Zion Williamson prendersi la scena, assistito da Lonzo Ball. Nel frattempo, lo showtime dei Lakers esplode col super assist di Caruso per l’incredibile schiacciata di LeBron. Lo stesso LeBron si carica i suoi sulle spalle: letale anche da dietro l’arco.
I gialloviola sembrano lì lì per scappare, ma il talento di Zion e Ingram permette ai Pelicans di piazzare un parziale di 19-4 e portarsi addirittura avanti nel punteggio. La partita viene decisa solo nell’ultimo quarto: c’è ancora lo zampino di Alex Caruso, che regala una stoppata senza pietà su Lonzo, ed è ottimo anche in attacco. Zion esce sconfitto, ma con 29 punti a segno. LeBron invece domina ancora: season-high da 40 punti.
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Bellissimo duello tra Lebron e Zion. La forza di Zion è che tiene la palla in mano pochissimo, appena la tocca è già a canestro, non dà riferimenti alla difesa.
Quella di Lebron è che non si sottrae mai a nessuna sfida, è instancabilmente il più forte, lo dico da non tifoso.
Anche se in realtà la sua vera sfida questa volta è con Jrue Holiday, che difende veramente come un toro, ma non basta.
E che dire di Tatum e del suo 8 su 12 da tre?
Curryesco!