Nonostante il ritorno in campo di Andre Iguodala contro i suoi vecchi compagni di squadra, a fare notizia sono però i progetti ai quali il giocatore ha dedicato questi mesi di inattività.
L’MVP delle Finals 2015 infatti, dopo essere stato ceduto ai Memphis Grizzlies nel corso dell’estate, non si sarebbe però limitato a stare seduto in panchina.
Diversamente da quanto abituatoci a vedere dall’ordinaria vita di un atleta, Andre Iguodala avrebbe trovato lavoro presso una start-up della Silicon Valley.
A fare chiarezza sui dettagli ha contribuito Shams Charania, recentemente ospite del podcast Pardon my Take.
Nei piani di Andre Iguodala, non c’era alcun progetto o comunque l’intenzione di andare a giocare per Miami quest’anno. Il giocatore infatti avrebbe voluto semplicemente restare nella sua casa a San Francisco, dove aveva trovato un lavoro part-time nella Silicon Valley. Non ricordo il nome della start-up. I Miami Heat sono spuntati fuori con una proposta concreta solamente due giorni prima della trade deadline.
A far riconsiderare al giocatore l’idea di tornare in campo, ci sarebbe stata l’attrattiva di potersi unire al gruppo di Pat Riley e Jimmy Butler, il luogo ideale per chiudere la sua rinomata carriera.
Nelle sei partite disputate con la franchigia della Florida, il trentaseienne ha collezionato una media di 4 punti, 4 rimbalzi e 2 assist, contribuendo a rinsaldare ulteriormente una delle difese più ostiche dell’intera Eastern Conference.
Leggi anche:
Risultati NBA: I 76ers perdono a Cleveland, OK Clippers, Houston e Boston
NBA, Ja Morant difende Westbrook: “Lui non rispettato da nessuno”
Mercato NBA, I Lakers incontreranno Dion Waiters il 2 marzo