Con l’ingaggio di J.B. Bickerstaff, i Cleveland Cavaliers sperano di aver trovato l’uomo giusto per rifondare la propria franchigia.
Dal secondo addio di Lebron James infatti, la squadra dell’Ohio non è più stata in grado di ritrovare un progetto capace di risollevarla dai bassifondi della Eastern Conference, toccati presumibilmente con le dimissioni di John Beilein dello scorso 19 febbraio.
Tuttavia, nonostante J.B. Bickerstaff si sia dimostrato un veterano delle situazioni critiche, avendo raccolto per ben tre volte le chiavi di una panchina a stagione in corso, la condizione della squadra non sembra essere cambiata, date le tre sconfitte consecutive accumulate.
Recentemente intervistato da Marc Spears, il neoallenatore dei Cavaliers si è comunque dimostrato fiducioso del proprio futuro, raccontato le prime impressioni della sua nuova avventura in Ohio.
Riconosco che sia difficile lavorare dopo queste sconfitte, ma l’importante è rimanere sempre concentrati e guardare avanti. Qualunque cosa sia accaduta fino a un minuto prima, non ha molta importanza. Ci sono delle persone che dipendono dal mio lavoro, e il mio compito è cercare di cementare il gruppo. Il mio desiderio è sempre stato quello di tornare in panchina. Non posso che ringraziare questa franchigia per avermi dato l’opportunità di provare a costruire qualcosa di speciale. Sono molto contento del mio rapporto con la dirigenza. Io e Koby Altman abbiamo un rapporto ottimo. Credo di essere sulla sua stessa linea d’onda, dato che c’è una chiara visione di quanto si vuole provare a realizzare e sulle operazioni concluse fino ad ora. Per quanto riguarda il mio futuro, quello che posso dire è che ad un certo punto ci siederemo di nuovo al tavolo e negozieremo un accordo a lungo termine. Ne io né Koby Altman pensiamo che questo sia solo un periodo di transizione. In questo momento, dal punto di vista tecnico stiamo gettando le basi per ciò che vogliamo essere in futuro. Durante l’estate e nel corso della prossima stagione, svilupperemo la squadra. Sarà certamente un processo che richiederà tempo e molta pazienza. Abbiamo due guardie molto giovani, che necessiteranno del loro tempo per svilupparsi. Non vogliamo che ricada su di loro troppa pressione, ma che seguano un percorso chiaro e minuzioso. Per quanto riguarda questa stagione, penso che non sia ancora finita. Non dobbiamo soltanto pensare a programmare i prossimi anni, ma cercare di trovare punti su cui migliorare nell’immediato. Dobbiamo pensare a come giocare più duramente e di squadra. Abbiamo due grandi talenti e dobbiamo cercare di trovare l’alchimia giusta per farli lavorare insieme. Anche qui ci vorrà del tempo, ma penso che siano due giocatori molto complementari. Ho avuto modo di parlare anche con John Beilein, che ha riposto grande fiducia nel mio operato. Le sue parole sono importanti, e mi fanno capire quanto possa lavorare con le spalle coperte.
Figlio dell’ex allenatore NBA Bernie Bickerstaff, tra le sue passate esperienze ci sono la panchina degli Houston Rockets nel 2015 e quella dei Memphis Grizzlies dal 2017 al 2019.
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