New Orleans Pelicans

NBA, Melli: “L’importante è il successo della squadra, non le statistiche dei singoli”

Niccolò Melli è tornato a parlare della sfida contro i Los Angeles Lakers (persa per 118-109) e del suo momento ai New Orleans Pelicans. Intervistato da Sky Sport, l’azzurro ha dichiarato che è normale soffrire contro una squadra come i Lakers, ma è ottimista in vista della prossima partita contro i giallo-viola. Queste le sue parole:

“Abbiamo giocato bene a far la differenza sono stati i dettagli ma è stata una bella battaglia di cui a mio avviso dobbiamo essere orgogliosi. Loro hanno LeBron e Anthony Davis che sono davvero straordinari è ovvio soffrire un po’. Noi però possiamo correggere i piccoli difetti di questa gara così settimana prossima, quando giocheremo di nuovo contro L.A., stavolta però davanti al nostro pubblico e, magari, possiamo portarla a casa” 

In questa seconda parte di stagione, Melli è migliorato molto rispetto alla prima parte: è apparso un giocatore più sicuro dei propri mezzi, tanto che è il miglior tiratore da tre della lega dal 1 gennaio ad oggi.

Nonostante questo primato, l’azzurro mette al primo posto il successo della squadra:

“Le mie statistiche sono importanti solo se contribuiscono al successo della squadra: poi se sono il primo, il secondo o il decimo non cambia nulla” 

Riguardo al feeling con Zion Williamson ha detto:

“Con Zion a stringere le difese avversarie e chiudere il campo ci sono più opportunità per tutti: non resta che buttar dentro la palla” 

Melli ha trovato il suo spazio nelle rotazioni di coach Gentry, ma ora il suo obiettivo è mantenere il minutaggio ottenuto continuando a lavorare duramente. Queste le sue parole:

“L’importante è restare in campo, avere minuti: si può sempre fare meglio, ma sono contento sia chiaro, ho detto contento, non appagato, e mai soddisfatto. Conta molto sviluppare la fiducia: poi te ne va dentro una, te ne van dentro due e allora tutto diventa più semplice. Il resto lo fa il lavoro: quello fatto in palestra tutti i giorni alla fine paga, e forse ora qualcosa sto raccogliendo” 

 

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Pubblicato da
Emanuele Carlo Bozzo

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