James Harden sembra non aver ancora digerito il titolo di MVP 2018/2019 assegnato ad Antetokounmpo. Che poi, ad essere onesti, quel premio il greco se lo era anche meritato: 27.7 punti, 12.5 rimbalzi e 5.9 assist in 72 partite da protagonista indiscusso. Ma al Barba è parso un furto.
Con il passare dei mesi il fuoco non si è spento, ma al contrario si è acceso ancor di più. Le accuse di Antetokounmpo e la bordata di Harden sono i capitoli più intriganti di un botta e risposta che va avanti ormai da molto tempo. Tra le due stelle pare non correre buon sangue, ma il greco, prima della partita di stanotte contro gli Oklahoma City Thunder, ha voluto smorzare la questione definitivamente:
“Non esiste il botta e risposta con Harden. Non sono quel tipo di ragazzo, non cerco di tirare pugnalate a qualcuno. Forse, qualche volta può sembrare così, ma non è vero. Alla fine del giorno, se questo è ciò che Harden crede, è ciò che crede lui.”
“Il mio gioco non è solo potenza. Quando sono arrivato a 18 anni in NBA pesavo 80 chili, perciò mi veniva un po’ difficile spostare quelli più grossi. Tutti i più grandi erano estremamente fisici nel loro gioco, facevano sentire la loro presenza in area. Ovviamente cerco di lavorare sul mio gioco il più possibile. Ma è difficile penetrare al massimo della velocità e fare il passaggio giusto negli angoli. Più sono completo, più gioco meglio e posso aiutare la mia squadra a vincere”
Sulle tensioni tra i due giocatori è intervenuto anche Kostas Antetokounmpo, uno dei fratelli più piccoli di Giannis, con un tweet poi rimosso:
“Perché i media rivoltano una contro l’altra le stelle NBA? Per vendere di più?”
Per ora l’asse Antetokounmpo – Harden sembra calmarsi. Il numero 13 dei Rockets risponderà di nuovo?
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