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NBA, LeBron James spiega perché anche gli uomini possono piangere

La morte di Kobe Bryant ha scosso tutti. Sia coloro legati al mondo sportivo che non. Specialmente coinvolti nel lutto sono stati, oltre alla famiglia, i giocatori della NBA, in particolare coloro che avevano uno stretto legame con il leggendario 24.

Tra questi, diversi giocatori di spicco sono stati visti piangere durante le cerimonie, segno di profonda tristezza e amarezza. LeBron James, per esempio, è stato il primo a mostrare apertamente il suo stato d’animo. A seguire anche Michael Jordan ha condiviso il profondo dolore durante la cerimonia dedicata a Kobe, e per alleggerire un po’ l’umore generale si è preso in giro per le lacrime versate, alludendo ad un nuovo meme virale in cui piange e che per anni lo perseguiterà.

Da sempre vive lo stereotipo sugli uomini non devono piangere, ma LeBron James sostiene invece che non ci sia nulla di sbagliato nel mostrare le proprie emozioni, tanto più in casi come questo. In una recente intervista ai microfoni di Sports Illustrated, The King ha spiegato perché va bene che gli uomini piangano:

“Gli uomini dovrebbero essere emotivi quando qualcosa colpisce nel cuore. Quando qualcosa si sente in un certo modo, non c’è motivo per cui non dovresti emozionarti. L’emozione viene, soprattutto in questo caso, da qualcuno che segnato una strada e ha fatto tante cose fantastiche nel nostro sport”.

Il numero 23 dei Los Angeles Lakers è sempre pronto a dire la sua su argomenti delicati e importanti. Dunque, secondo lui, esternare il proprio stato d’animo per via del tragico incidente è più che lecito.

LeBron è sempre stato legato a Kobe, oltre che giocatori e avversari sono stati anche grandi amici ed è proprio per questo motivo che il Re ha promesso di continuare l’eredità del numero 24.

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Pietro Carfì

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