Giannis Antetokounmpo ha fatto scalpore dopo l’All-Star Game, poiché ha detto che attaccare la stella degli Houston Rockets, James Harden, sarebbe un’ottima strategia per fornire punti facili alla propria squadra.
C’è da dire, però, che Harden ha avuto un non trascurabile salto di qualità per quanto riguarda la difesa. È passato dall’essere un difensore davvero poco considerato a uno dei più abili in squadra. Questo probabilmente per lo Small-Ball adottato da Coach Mike D’antoni, che permette ad Harden di sfruttare al massimo la velocità delle mani e la struttura fisica robusta.
Per quanto riguarda i fatti sul campo, tutte le squadre in NBA si sono ritrovate in serie difficoltà a gestire lo Small-Ball dei Rockets, e a tal proposito un tecnico della ESPN, Tim MacMahon, ha dichiarato:
“Contro i Rockets non puoi provare a giocare a basket in isolamento. Questo è quello che vogliono. Devi batterli con il movimento palla”.
Sempre per merito dello Small-Ball, Harden arriverebbe addirittura a sfidare avversari più grandi di lui fisicamente, cosa che lo metterà sicuramente alla prova difensivamente parlando. Ma a tal proposito la stessa stella di Houston ha dichiarato:
“Sono un giocatore in continua competizione. Sono una bestia. Qualunque sia lo schema del team avversario, cambiamo tutto rendendo più difficile trovare un modo per attaccarci. Ovviamente non sarà perfetto. Alcuni giocatori che marco segneranno. Fa parte del gioco, ma il più delle volte li fermeremo”.
Nel corso di questa stagione James Harden sta giocando con una media di 34.9 punti, 6.3 rimbalzi e 7.4 assist a partita. La franchigia, invece, si trova al quarto posto della Western Conference con un record 39-21.
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