New Orleans Pelicans 123 – 127 Dallas Mavericks
Ci sono voluti un overtime e un Doncic alle prese con l’ennesimo record della sua carriera in rampa di lancio ai Mavs per avere la meglio su dei Pelicans in netta ripresa dal momento in cui Zion Williamson ha messo per la prima volta piede su un parquet NBA. Dicevamo della tripla doppia da 30 punti, 17 rimbalzi e 10 assist firmata dall’ex Real Madrid, la ventiduesima in maglia Mavericks, che gli consente di mettere la freccia su Jason Kidd e fa di lui il leader della franchigia texana in questa particolare statistica. Gara particolarmente divertente e combattuta quella andata in scena all’American Airlines Center di Dallas, dove nessuna delle due squadre è riuscita ad andare oltre i tre punti di vantaggio prima che Porzingis, altro grande protagonista del match con i suoi 34 punti e 12 assist, portasse i suoi sul +4 a 49 secondi dalla fine. Gli ospiti erano poi riusciti ad acciuffare il pareggio grazie alla tripla di Niccolò Melli, prima di sventolare bandiera bianca nel corso del supplementare. Doppia doppia da 25 punti e 11 rimbalzi per Lonzo Ball, mentre Brandon Ingram mette a referto 27 punti e Williamson, al primo back-to-back della sua carriera, chiude con 21 punti e 6 rimbalzi.
Orlando Magic 113 – 116 Miami Heat
Derby infuocato all’AmericanAirlines Arena di Miami, dove i padroni di casa superano i Magic grazie all’ottima mira dimostrata dalla lunga distanza. Sono ben 22 infatti le triple mandate a bersaglio dai ragazzi di coach Spoelstra per l’occasione, con l’emblematico caso di Duncan Robinson, autore di 27 punti realizzati esclusivamente dall’arco, a dirla lunga sull’efficacia e sulla mano decisamente calda dei padroni di casa in una gara avvincente e, nonostante tutto, decisamente combattuta. A rendere la vita dura agli Heat ci ha provato Terrence Ross, autore di due season-high – 35 punti e 8 triple mandate a bersaglio per lui – che non sono però bastati ai Magic per avere la meglio sui cugini di Miami. Sotto di tre punti a 6 secondi dalla fine, infatti, gli ospiti hanno deciso di affidarsi ad Aaron Gordon, la cui tripla dall’angolo destro non ha però trovato la via del canestro. 12 punti, 8 assist e 7 rimbalzi per Jimmy Butler, 25 punti e 8 assist in uscita dalla panchina per Goran Dragic, mentre dall’altra parte Nikola Vucevic mette a referto 22 punti, 16 rimbalzi e 7 assist.
Indiana Pacers 100 – 119 Milwaukee Bucks
Ordinaria amministrazione per i Bucks, che pur di fronte ad un avversario temibile come i Bucks riescono a portare a casa la vittoria numero 53 in stagione senza troppi affanni. Dopo la sconfitta patita due sere fa in quel di Miami, i ragazzi di Mike Budenholzer riprendono dunque la loro marcia trionfale regolando dei Pacers privi di Oladipo e costretti a fare i conti anche con l’infortunio di Malcolm Brogdon, uscito malconcio nel corso del secondo quarto per un problema all’anca sinistra. Le cose si erano messe subito bene per i padroni di casa, che dopo meno di dieci minuti dall’inizio del match potevano già vantare un vantaggio di oltre 20 punti, cifra ben presto ridimensionata però dai tanti errori dall’arco commessi nel corso del secondo quarto, che hanno fatto sì che i Pacers ricucissero sul 58-56. Tuttavia, al ritorno dagli spogliatoi non ci è voluto molto ai Bucks per rimettere le cose in chiaro: è bastato un parziale di 15-2 per ricacciare indietro gli avversari e proiettarsi verso l’ennesima vittoria tra le mura amiche del Fiserv Forum. 29 punti, 12 rimbalzi e 6 assist per Giannis Antetokounmpo, coaudiuvato per l’occasione da un Middleton da 20 punti e 8 rimbalzi e dai 19 punti realizzati da Donte DiVincenzo in uscita dalla panchina; dall’altra parte, T.J. Warren con i suoi 18 punti è il miglior marcatore dei suoi, mentre Domantas Sabonis mette a referto 15 punti, 10 rimbalzi e 7 assist.