La notizia del licenziamento di Atkinson dalla guida dei Brooklyn Nets è arrivata, per molti, come un fulmine a ciel sereno. L’allenatore, infatti, era riuscito a riportare competitività alla franchigia più giovane di New York. Tanto da raggiungere i play off lo scorso anno e aver reso i bianco-neri nuovamente appetibili sul mercato.
A quanto pare, però, questo non è bastato e la dirigenza ha deciso di separarsi dal proprio allenatore, anche se a regular season quasi terminata e play-off quasi assicurati. Questo perché la decisione non pare essere stata così drastica e improvvisa, ma anzi pare essere frutto di problemi interni che si trascinano addirittura da luglio. Infatti, secondo Bleacher Report ma non solo, pare che la fine sia iniziata con l’arrivo di Durant e Irving in estate.
A inizio stagione i Brooklyn Nets hanno deciso di fare un salto di qualità con la rosa. Dopo i buoni risultati ottenuti proprio da Atkinson, era tornato l’hype attorno alla franchigia bianco-nera. Questo ha permesso di firmare ben due giocatori con l’anello al dito. Ma ha anche determinato il sacrificio di alcuni dei pretoriani dell’oramai ex coach. Come Hollis-Jefferson, che se ne è andato ai Toronto Raptors.
E così, accanto la gioia che prova un allenatore nel poter contare nel proprio roster Durant e Irving, è sorto il problema di quanto siano ingombranti due All-Star del genere all’interno dello spogliatoio e di quanto questo ne subisca i cambiamenti. Soprattutto se, come Atkinson, molta parte del suo ‘successo’ era costruito dai suoi uomini di fiducia. L’allenatore newyorkese infatti aveva creato un ambiente nello spogliatoio in cui deteneva il pieno controllo. Non solo attraverso regole rigidissime ma anche attraverso un rapporto estremamente carismatico coi propri giocatori.
L’arrivo di Durant e Irving ha però minato la leadership dell’allenatore. Nonostante poi Durant sia fuori per l’intera stagione e Irving abbia giocato appena venti partite. Pare però che la sola presenza dei due abbia cambiato l’atmosfera di uno spogliatoio, quello Nets, privo di giocatori leader, ma anzi strutturato sul gruppo e non sui singoli.
E ora pare emergere quanto la situazione fosse diventata insostenibile, spingendo la dirigenza a prendere una decisione. E ai piani alti di casa Nets hanno preferito appoggiare le proprie stars e dare il ben servito a coach Atkinson.
Così, ironia della sorte, Durant e Irving hanno determinato il licenziamento di Atkinson, che era stato uno dei principali motivi per i quali avevano scelto Brooklyn.
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E' vergognoso. Il merito di dove sono i Nets è solo di Atkinson, fino a prova contraria si è guadagnato due anni di Playoff di fila senza Durant ed Irving e con quintetti fatti di titolari che probabilmente in altre squadre avrebbero giocato nella second unit. Spero per lui che trovi una nuova sistemazione dove venga valorizzato il suo lavoro e non spazzato via dai capricci di due bimbi viziati.
Le squadre le fanno i fuoriclasse non gli allenatori se volevano il salto di qualità i campioni sono arrivati e sono fra i migliori l' allenatore vale come altri.