Il coronavirus è arrivato anche negli USA e le istituzioni hanno già iniziato a prendere provvedimenti. Secondo quanto riportato da una nota, diramata dall’ufficio del Sindaco di San Francisco London Breed, tutti gli eventi in programma al Chase Center verranno posticipati a dopo il 21 marzo.
Il calendario NBA tuttavia non prevede rinvii. Pertanto, visto il divieto diramato sempre dal consiglio comunale di San Francisco, che proibisce le manifestazioni pubbliche che prevedono afflusso superiore alle 1.000 persone, è praticamente certo che la partita tra Golden State Warriors e Brooklyn Nets in programma domani, verrà giocata senza pubblico. Pochi minuti fa è anche arrivata l’ufficialità da parte del team californiano.
Oltre alla gara di domani è possibile che gli Warriors, in accordo con le autorità locali, decidano di giocare a porte chiuse anche la partita del prossimo 25 marzo contro gli Atlanta Hawks. A riportarlo è Adrian Wojnarowski di ESPN.
Questa è la prima delle contromisure adottate dalla NBA per prevenire l’esposizione degli atleti al contagio. Nei prossimi giorni sono previste una serie di teleconferenze sia con i proprietari che con i governatori dei vari stati per capire quali soluzioni adottare. Tra quelle al vaglio del Commissioner Adam Silver, oltre alle porte chiuse, ci sarebbe la possibilità di giocare in città ancora non infettate ma anche la sospensione del campionato.
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