(20 – 46) Detroit Pistons 106 – 124 Philadelphia Sixers (39 – 26)
Risultati NBA che vedono solamente quattro partite delle sei previste giocarsi: Rudy Gobert è infatti risultato positivo al test sul coronavirus poco prima della palla a due, e per questo la lega ha deciso di sospendere ogni partita fino a data da definirsi, per preservare l’incolumità di giocatori, addetti ai lavori e tifosi.
Così, nella prima di queste sole quattro partite c’è spazio per la vittoria casalinga dei Philadelphia Sixers, che nonostante l’assenza di Ben Simmons superano agevolmente i Detroit Pistons, I padroni di casa si trovano infatti in vantaggio al termine del primo quarto per 29-34, non lasciando più il controllo della partita sino alla sirena finale. All’intervallo è +15, con il secondo diventa semplice amministrazione per Embiid e compagni. Mattatore della serata è proprio il centro di Phila, che termina la partita con una doppia doppia da 30 punti e 14 rimbalzi, ma prezioso anche l’aiuto di Al Horford con 20 punti e 10 rimbalzi. Dall’altra parte buona la prova di Christian Woods che termina con 32 punti.
(21 – 45) New York Knicks 136 – 131 Atlanta Hawks (20 – 47) [OT]
Sfida di bassa classifica quella fra Knikcs e Hawks, vinta dagli ospiti al termine di una partita passata interamente in controllo, non senza qualche rischio. Infatti, la squadra della Grande Mela parte subito con il piglio giusto, terminando il primo quarto in vantaggio di 9 punti (33-24) e incrementando le distanze fino al +17 all’intervallo lungo. La squadra newyorchese arriva poi al massimo vantaggio di 22 punti nel corso del terzo quarto. Nonostante questo gli Hawks trovano la forza di reagire nel corso dell’ultimo periodo di gioco, cominciando a ricucire lo svantaggio fin dai primi minuti al rientro sul parquet: a meno di un minuto rimasto sulla sirena finale e sotto di cinque, ci pensa Trae Young (42 punti e 11 assist a fine partita) a regolare i conti, portando la partita sul 118 pari prima segnando una tripla e successivamente mettendo a segno i due liberi concessi nell’azione seguente. I Knicks hanno in mano la palla della vittoria con Elfrid Payton che prova un tiro dalla media distanza, ma Cam Reddish è attento in marcatura e stoppa il suo tentativo, mandando di fatto la partita all’overtime. Qui i Knicks riescono a trovare lo spunto per incrementare le distanze, e con meno di un minuto da giocare si trovano in vantaggio di 7 punti: i falli tattici di Atlanta non riescono a sortire gli effetti sperati, e i Knicks portano così a casa la vittoria.
(23 – 42) Charlotte Hornets 109 – 98 Miami Heat (41 – 24)
Gli Hornets vincono sul campo dei Miami Heat, recuperando uno svantaggio iniziale di 18 punti, soprattutto grazie ai 30 punti di Devonte’ Graham. I padroni di casa fanno infatti subito la voce grossa, terminando in vantaggio il primo quarto per 22-40. In apertura del secondo periodo di gioco, però, gli Hornets trovano la grinta per ricucire immediatamente lo svantaggio, da 18-1 nei 6 minuti di gioco, che riporta la squadra sotto di un solo punto. Da lì il sorpasso, con gli Hornets che non lasciano più il controllo della partita. All’intervallo il tabellino recita 59-51 per gli ospiti, mentre nel terzo quarto Charlotte filtra con la doppia cifra di vantaggio. Il copione non cambia nemmeno nell’ultima frazione di gioco, con il risultato che viene congelato sul 109-98 finale. Per Miami, dunque a nulla sono servite le prestazioni di Bam Adebayo (21 punti, 7 rimbalzi e 10 assist) e di Kendrick Nunn (24 punti a fine serata).
(43 – 21) Denver Nuggets 97 – 113 Dallas Mavericks (39 – 27)
Tutto tranquillo anche per i Mavericks, che battono in volata i Denver Nuggets grazie ai 31 punti di un inarrestabile Boban Marjanovic. La partita comincia subito bene per i padroni di casa, che si portano in vantaggio sul finire del primo quarto per 29-33, mantenendo il controllo della partita anche nel secondo periodo di gioco: è 50-57 all’intervallo. Al rientro in campo dagli spogliatoi i Nuggets però non ci stanno, e trovano il vantaggio a metà del terzo quarto, che mantengono per il resto della frazione di gioco. A inizio ultimo quarto il tabellino recita 85-84 per Denver, ma i Mavericks trovano il piglio giusto per incrementare le distanze grazie ai canestri del già citato Marjanovic e del solito Luka Doncic (28 punti e 9 assist), con la squadra che fa registrare un parziale di 17-6 negli ultimi sei minuti della partita.