Nonostante lo stop del campionato, le franchigie NBA tentano senza sosta di studiare un modo per far ripartire la stagione in piena sicurezza.
Come riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, tra alcuni proprietari si sarebbe fatta strada l’idea di riprendere a giocare, senza i tifosi presenti, per la metà di giugno.
In previsione di questo scenario, la lega avrebbe già valutato qualsiasi data disponibile per le varie arene fino ad agosto.
La ricerca non si limiterebbe ai soli luoghi delle gare, ma anche ai locali adibiti per gli allenamenti degli atleti.
Nel frattempo, il centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti ha pubblicato alcune linee guida, concernenti gli assembramenti di massa.
Tra le norme che toccano direttamente la lega, si può leggere chiaramente la richiesta di annullare o posticipare qualsiasi evento composto da 50 o più persone, per i prossimi due mesi.
La sospensione della stagione avuto inizio nella giornata di mercoledì 11 marzo, dopo che Rudy Gobert si è rivelato positivo al test sul COVID-19.
Salvo ulteriori comunicazioni, la sospensione sarà in vigore per i prossimi 30 giorni.
Nelle prossime settimane, le franchigie riceveranno anche un fascicolo riguardante le previsioni finanziarie della lega, affinché sia chiaro quali ripercussioni comportino le decisioni che verranno intraprese in futuro.
Tra le tante opzioni prese in considerazione, non è stata esclusa l’annullamento dell’intera stagione
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