LeBron James, in una diretta Instagram, ha parlato delle Finali di Conference del 2012, contro i Boston Celtics. Si è concentrato soprattutto sulla sua leggendaria performance di Gara 6, in cui segnò 45 punti e catturò 15 rimbalzi. Questa partita spianò la strada dei Miami Heat al titolo, il primo per LeBron.
Fortunatamente per LeBron e per Miami la storia andò così, ma James temette seriamente di perdere quella serie e sapeva che, nel caso, ci sarebbero state delle conseguenze:
“La mia idea era che, in caso di sconfitta, Pat Riley poteva dividerci. Io non lo volevo, sarebbe stata la rottura più veloce nella storia del basket.”
Alla fine gli Heat non presero in considerazione l’idea di separare LeBron, Wade e Bosh, infatti in estate aggiunsero Ray Allen, che risultò decisivo nelle Finals del 2013.
Pat Riley non ha mai avuto timore di fare grossi cambiamenti. La trade per Shaquille O’Neal, con cui ha vinto un titolo, è un esempio. Quindi, vista la situazione in cui si trovava Miami all’epoca, con tre contratti pesanti e senza la clausola di divieto di scambio, l’opzione di porre fine ai Big 3 in caso di sconfitta era plausibile.
LeBron è poi tornato a parlare della sua prestazione in gara 6, da molti considerata la partita che gli ha cambiato la carriera:
“Non solo potevamo dividerci, ma la mia legacy stava per subire un colpo fortissimo, potevo solo scendere in campo e giocare la mia miglior partita di sempre. Vincere o perdere, dovevo essere concentrato. Mi son dovuto chiudere in me stesso per guidarci alla vittoria. Non sapevo cosa sarebbe successo, ma questo era il mio stato mentale.”
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