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LeBron James tra Covid-19, NBA ferma e lo stop ai saluti pre-partita

Nella giornata di oggi LeBron James è stato ospite a “Road Trippin”, podcast condotto da Richard Jefferson, Channing Frye e Allie Clifton. La stella dei Los Angeles Lakers ha parlato di diversi temi facendo ovviamente un ritratto generale della situazione a cui ci troviamo di fronte tra NBA sospesa e possibile ripresa solo senza tifosi nelle Arene. Queste le parole di LeBron James sull’argomento:

“Cos’è lo sport se non ci sono tifosi? Manca tutto il divertimento, mancano le gioie e i dolori. Non c’è quella sensazione di sfida per cui vai in trasferta e vuoi distruggere la squadra di casa e zittire i loro tifosi, e viceversa. Certo, giochi contro i tuoi avversari, ma per tirare fuori il meglio dello spirito competitivo in noi giocatori aiuta sapere che vai a giocare in un ambiente ostile e hai la chance di prendere a calci nel sedere i tifosi avversari. Riprendere la stagione? Ovvio che vorrei tornare in campo, ma se si risolve tutto nel giocare 5 vs. 5 allora in palestre vuote allora assomiglierebbe molto più a una partitella di allenamento: scendi in campo, qualcuno porta una telecamera, riprende l’allenamento e ne fa uno streaming live. Senza tifosi cambia veramente tutto, non riesco a immaginarmi un evento sportivo: è una dinamica davvero strana”

 

STOP ALLE STRETTE DI MANO PRE-PARTITA

“Non darò mai più un high five per il resto della mia vita. Dopo tutta questa cosa del coronavirus? Potete scommetterci: basta high five, e vi assicuro che con questo sono finite anche tutte le elaborate coreografie di saluti e strette di mano prima della palla a due. Se non ci credete, aspettate di vedermi ancora in campo e ve ne accorgerete”

 

CHI EVITARE AL PRIMO TURNO PLAYOFF

“No, almeno 5-10 partite ancora di stagione regolare bisogna prevederle: passare subito ai playoff vorrebbe dire tenere in zero conto gli sforzi fatti in 60 e più gare lottando per la miglior posizione possibile. Chi temo ad un eventuale primo turno? I Portland Trail Blazers. Sono una squadra pericolosa: hanno Lillard che può segnarne 50, McCollum che può metterne 40 e ‘Melo Anthony che se si accende — e sappiamo che nei playoff può farlo — può aggiungerne facilmente altri 35-40.”

 

LA CONDIZIONE FISICA

“Mi sentivo alla grande, era come se fossi arrivato in terza base e stessi correndo lanciato verso casa base, pronto per i playoff, e invece ora ci siamo dovuti fermare”. Non certo la situazione ideale, ma LeBron è convinto che “con una settimana di mini-training camp” i Lakers possano essere pronti a tornare in campo: “Abbiamo una chat di squadra, ci teniamo in contatto, voglio che tutti i tifosi della Lakers Nation lo sappiamo”. 

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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