6. Cleveland Cavaliers
Anche i Cavaliers hanno optato per la continuità del proprio logo, o perlomeno del suo concetto, se si eccettua il periodo compreso fra il 1983 e il 2003, durante il quale il logo era una nemmeno troppo convincente raffigurazione grafica della parola Cavs. Per il resto, invece, il logo in uso negli anni ’70 raffigurava un moschettiere con in mano una spada, quest’ultima poi ripresa nel rinnovamento del 2003 e in quello del 2017.
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7. Dallas Mavericks
Come i Celtics, anche i Mavs si sono dimostrati fedeli alle tradizioni. Da buoni cittadini del Texas, terra di cowboys, il logo adottato fra il 1980 e il 2000 raffigurava la lettera M, apposta su una palla da basket verde, “indossare” l’iconico cappello da cowboy, salvo poi cambiare tutto nel 2001, quando il cappello lasciò il posto ad un altrettanto iconico cavallo, essendo il Texas anche uno stato ricco di ranch e praterie dove allevare i cavalli.
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8. Denver Nuggets
I Nuggets nacquero come Denver Rockets – nulla a che vedere con gli attuali Houston Rockets – nel 1967, all’interno della ABA. Nel 1974 il cambio di nome in Nuggets, e con esso il logo, che passò dall’essere la raffigurazione di un razzo a quella di un minatore. All’inizio degli anni ’80 si optò per un colorato skyline della città, per giungere nel 1993 alle montagne impiegate fino al 2017-18 con qualche rivisitazione nel mezzo, per poi cambiare completamente nel 2018-19, mantenendo però il riferimento alle miniere del Colorado con due picconi.
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9. Detroit Pistons
I Pistons nacquero nel 1941 a Fort Wayne, nell’Indiana, per volere del proprietario di una fabbrica di pistoni, come suggerisce il nome. Da qui il primo logo della franchigia: un uomo con il corpo fatto di pistoni che palleggia. Nel 1957 venne ridisegnato dando risalto al nome della società, venendo modificato nei colori nel corso degli anni. A metà degli anni ’90 venne quasi stravolto nel suo significato originale: essendo a Detroit, la città dei motori, la proprietà decise di inserire un cavallo, simbolo di velocità e potenza. Infine, l’ultimo rinnovo nel 2017/18, con un logo dal tocco decisamente vintage, riprendendo quello adottato negli anni ’80.
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10. Golden State Warriors
Prima di giungere nella Baia gli Warriors giocavano a Philadelphia, dove vinsero due titoli NBA negli anni ’40 e ’50. All’epoca il logo era un indiano d’America e lo stesso tema rimase anche dopo il trasferimento a San Francisco. Poi nel 1969 si optò per la rappresentazione del Golden Gate Bridge, con un logo ancora oggi in uso sulle casacche di gioco della franchigia, per passare in seguito a una più generica palla da basket gialla in compagnia dei confini della California. Nel 1997 il restyling raffigurante un guerriero reggere una specie di saetta, poi di nuovo il Golden Gate Bridge per l’odierno simbolo della franchigia e di San Francisco, che ha subito una rivisitazione nei colori con il trasferimento da Oakland a San Francisco nell’estate del 2019.
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Grazie per articolo e soprattutto per la raccolta dei loghi delle franchigie col passare del tempo. Alcuni sono bellissimi, altri hanno fascino vintage, altri, ma il numero è inferiore, sono proprio bruttini e sono stati abbandonati(Houston ad es.quello del dream team con Barkley, Hakeem e Pippen era orribile e le divise bruttissime- i GS prima di quello attuale ne avevano uno pessimo, ma almeno le divise erano decenti).
Oh che bello, finalmente qualcosa di diverso dal solito. Sembra quasi che qualcuno ve l'abbia fatto notare.
grazie, un articolo veramente molto interessante, è bello vedere come alcune squadre abbiano praticamente lo stesso simbolo da sempre(o quasi) come i lakers o i blazers, e altri hanno stravolto piu' volte il loro.
non avevo mai fatto caso alla scritta dei suns(che amo) che si legge anche al contrario.
complimenti