Continuano in NBA le manovre economiche per far fronte all’emergenza Coronavirus e per cercare di arginare le perdite in termini di denaro. Secondo Dave McMenamin di ESPN, i Los Angeles Lakers hanno intenzione di chiedere ad alcuni membri di spicco all’interno della franchigia di tagliare il 20% dei loro stipendi. Tale manovra ha lo scopo di aiutare i dipendenti dei Lakers che non non guadagnano così tanto e che, nel caso in cui vengano tagliati anche i loro salari, potrebbero fare molta fatica a tirare avanti.
Gesto dunque molto importante e necessario per impedire che la situazione si riveli ancora più pesante di quanto già non sia.
Altre iniziative di questo genere sono state state promosse ai piani alti della lega. A fine marzo, infatti, l’NBA ha ridotto del 20% gli stipendi per 100 dei suoi più importanti dirigenti.
Le misure di riduzione dei costi, però, non sono state indirizzate esclusivamente a quelle posizioni dirigenziali, dal momento che NBA e NBPA stanno discutendo di ridurre anche il salario dei giocatori. A tal proposito si è discusso a lungo su come fare. L’idea era quella di effettuare una riduzione del 50% a partire dal 15 aprile, ma l’NBPA (National Basketball Players Association) ha contrastato i piani iniziali proponendo un taglio del 25% dei contratti a partire da metà maggio. Sembra che quest’ultima sia la manovra che verrà utilizzata, ma ancora c’è bisogno di un riscontro ufficiale.
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