1. Auto-canestri intenzionali
Chi non ha mai visto un difensore che, nel tentativo di rubare un pallone, stoppare un tiro o catturare un rimbalzo, devia la traiettoria del pallone segnando nel proprio canestro? Per questi auto-canestri accidentali i punti vengono assegnati al giocatore d’attacco più vicino al canestro.
Per gli auto-canestri intenzionali esiste però un’altra regola. Viene immediatamente da pensare: chi deciderebbe mai di provare a segnare nel proprio canestro? È certamente una cosa improbabile, ma è successo… In un match tra i New York Knicks e i New Jersey Nets, Nate Robinson, con 0.5 secondi rimasti nel primo quarto, tiro nel canestro sbagliato, segnando il tiro che però partì dopo la sirena. Il canestro non fu validato ma il coach dei Knicks Mike D’Antoni non la prese per niente bene. Anche se il tiro fosse partito in tempo il canestro non sarebbe stato comunque valido: infatti gli auto-canestri intenzionali non vengono accreditati; si attribuisce invece un turnover alla squadra e si ricomincia a giocare.