Un anno fa, di questi tempi, le voci che vedevano l’addio di Anthony Davis da New Orleans si rincorrevano quotidianamente. Il primo tentativo, disperato, fu da parte dei Los Angeles Lakers nella sessione di mercato invernale, prima della trade deadline, che misero sul piatto una super offerta pur di assicurarsi subito le prestazioni di The Brow. La dirigenza dei Pelicans rifiutò comunque (rifiuto che portò al licenziamento dell’ex GM Dell Demps), nel tentativo di ottenere qualcosa di più durante l’estate.
Alla fine Davis si è accasato comunque ai Lakers, ma su di lui ci sono state diverse squadre. Non potevano ovviamente mancare i New York Knicks, che da molti erano segnalati come fra le franchigie più attive in fase di mercato.
La franchigia della Grande Mela, secondo l’indiscrezione di Ian Begley di SNY, era in fase di trattativa con i Pelicans per ottenere Davis. L’affare sarebbe quindi saltato quando la dirigenza Knicks, guidata al tempo da Steve Mills e Scott Perry, rifiutò di inserire Mitchell Robinson nel discorso.
Col senno di poi, l’aver fatto saltare lo scambio sembra una scelta folle. Davis si è infatti inserito benissimo nei nuovi Lakers e prima dell’interruzione della NBA, stava trascinando i gialloviola insieme a LeBron. Evidentemente, al tempo, i Knicks ritennero più adeguato non privarsi del proprio miglior asset in ottica futura per un giocatore che sarebbe andato in scadenza dopo una sola stagione.
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