Per il cinque volte campione della NBA Earvin “Magic” Johnson, sono evidenti i parallelismi tra l’attuale pandemia da coronavirus e l’epidemia di HIV e AIDS nei primi anni ’90.
L’ex stella dei Los Angeles Lakers, contattato telefonicamente da ESPN, ha dichiarato che:
“Vedo oggi gli stessi problemi di allora. C’è poca volontà di informarsi da parte delle persone. Molti credono ancora al mito di una volta secondo cui, nelle comunità afroamericane, non ci si ammala”
Johnson, che ha dichiarato di avere un amico di infanzia ricoverato in ospedale a causa del coronavirus, sta collaborando con la NBA per cercare di sensibilizzare i neri americani. Come molti giocatori, attuali e del passato, è sceso in campo a sostegno di “NBA Together”, programma di sensibilizzazione, voluto dalla lega, che invita i fan, tramite video sui social e annunci in tv, a rispettare le norme di sicurezza legate all’igiene.
Man mano che emergevano ulteriori informazioni sul coronavirus, l’NBA si è concentrata sui dati rilasciati dai funzionari della sanità pubblica che mostrano come le persone di colore, e in particolare gli afroamericani, sono maggiormente colpite dal virus. I dati hanno dimostrato che le persone di colore stanno morendo ad un tasso più elevato rispetto alla media. Come riporta uno studio pubblicato da The Associated Press, il quale ha scoperto che il 42% delle persone morte di coronavirus negli Stati Uniti sono afroamericane.
Da lì la volontà di Adam Silver di coinvolgere atleti di rilievo nella campagna di sensibilizzazione, soprattutto verso le minoranze. E chi meglio di Magic per fare da testimonial?
“Sono molto felice di essere stato scelto dall’NBA come testimonial di questa importante campagna. Il basket è uno sport a maggioranza afroamericana quindi è giusto scendere in campo in un momento come questo”
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