In questi giorni si sta parlando molto spesso dei Chicago Bulls di Michael Jordan, Scottie Pippen e Dennis Rodman. Quest’ultimo ha parlato del titolo del 1999, spiegando che se la squadra di Windy City non si fosse smantellata, avrebbe vinto senza troppe preoccupazioni anche i quarto titolo di fila:
“Quando (l’ex GM dei Bulls) Jerry Krause disse che non gli importava se avessimo vinto 82 partite nella stagione 1997-1998 e che non avrebbe rinnovato il contratto di Phil Jackson, penso che abbia ferito profondamente il nostro ex allenatore. E penso che abbia ferito nello stesso modo Scottie e che abbia ferito Michael.
Io, invece, ero solo lì cercando di capire cosa sta succedendo, ero solo interessato a vincere dei titoli e sarei andato in guerra con i miei compagni. Penso che sia triste il fatto che avremmo avuto la possibilità di vincere il quarto campionato molto facilmente e di non averlo potuto dimostrare”.
Le sue parole, pronunciate a ESPN First Take, dimostrano ulteriormente la grandezza di una squadra, quella dei Bulls del secondo three-peat, che ha impressionato tutti nella docu-serie che ha esordito lunedì su Netflix.
Curioso pensare come Rodman avrebbe ipoteticamente portato via il titolo del 1999 proprio ai San Antonio Spurs, squadra che aveva rinunciato a lui imbastendo una trade con i Chicago Bulls. Dennis Rodman può comunque ritenersi soddisfatto del suo palmares, che conta ben cinque anelli NBA, dei quali 2 conquistati con i Detroit Pistons, prima dei tre, come detto, con i Bulls.
È sempre bene ricordare, data l’assoluta relatività delle dichiarazioni, che Rodman è conosciuto per il suo comportamento fuori dagli schemi e per l’aspetto stravagante. Notoriamente incline a imprecare in pubblico o durante le dirette televisive, si presentava con numerosi tatuaggi e piercing e spesso si tingeva i capelli con colori brillanti molto prima che diventasse una moda comune.
Vegetariano, sostenitore della PETA e contrario alle pellicce, Rodman per breve tempo è stato sposato con Carmen Electra, e indossò un abito da sposa all’incontro per la promozione della sua autobiografia Bad as I Wanna Be. Insomma, ‘The Worm’…
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