5. Dennis Johnson
Partire venendo scelti al secondo giro e chiuderla come Hall of Famer non è da tutti. Ce l’ha fatta Dennis Johnson, scelto al Draft NBA del 1976 dai Seattle Supersonics. Johnson viene considerato come uno dei giocatori più sottovalutati di sempre. Il suo miglior risultato fu il premio di MVP delle Finals 1979, anno in cui vinse l’anello con i Supersonics. Grazie alle sue performance, si affermò come una delle migliori guardie della lega. In seguito si aggregò ai Boston Celtics di Larry Bird, dove vinse altri 2 titoli. I suoi duelli con Magic Johnson divennero uno dei punti focali della rivalità Lakers-Celtics degli anni ’80.
Stats in carriera: 14.1 punti + 3.9 rimbalzi + 5.0 assist con il 44.5% dal campo, 17.2% dall’arco e il 79.7% ai liberi.
4. Nate Archibald
Anche Nate Archibald riuscì a trasformare la scelta al secondo giro in un posto nella Hall of Fame. Il suo soprannome “tiny”era dovuto alla sua corporatura esile, infatti pesava circa 70 chili. Archibald divenne l’unico giocatore di sempre a guidare la lega sia per punti (34 a partita), sia per assist (11.4 a partita). La sua prima squadra furono i Cincinnati Royals, ma solo grazie all’approdo ai Boston Celtics riuscì a mettersi un anello al dito, nel 1981. Archibald ha preso parte a 6 All-Star Game, venendo nominato MVP della partita nel 1981. Fu inoltre inserito per 5 volte in un quintetto All-NBA, non male per un giocatore “piccino”.
Stats in carriera: 18.8 punti + 2.3 rimbalzi + 7.4 assist con il 46.7% dal campo, 22.4% dall’arco e l’81% ai liberi.