Sono passati quasi 28 anni dalle Olimpiadi di Barcellona, quasi 28 anni dalla nascita del mito del Dream Team. E nonostante tutto questo tempo, l’esclusione dalla squadra di basket più forte di sempre ancora brucia ad Isiah Thomas.
L’ex stella dei Detroit Pistons non ha mai nascosto il suo pensiero riguardo al fatto che sia stato Michael Jordan a non volerlo in quella squadra, a causa della faida tra i Bad Boys di Detroit e i Chicago Bulls. Pensiero ribadito anche nei giorni scorsi anche a seguito delle puntate 3 e 4 di The Last Dance. Secondo Thomas, fu proprio la mancata stretta di mano nei confronti di Jordan e compagni, al termine della finale di conference nel ’91, a costargli il posto nella spedizione olimpica.
A “consolare” Zeke ci ha pensato Rod Thorn. L’ex GM dei Bulls e uno degli architetti della costruzione del Dream Team ha infatti negato l’esistenza di un veto posto da Jordan nei confronti di Thomas. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate allo show radiofonico di ESPN “Golic&Wingo”:
“Nelle conversazioni che ho avuto con Jordan non è mai venuto fuori il nome di Isiah. Con me ha parlato solamente della sua partecipazione all’Olimpiade. Se ne ha parlato con qualcun altro non posso saperlo: posso dirvi con certezza che con me non lo ha mai fatto.”
Nel suo intervento Thorn non ha sminuito il talento di Thomas ma ha ribadito con forza che la decisione presa dal comitato di selezione sia stata giusta.
“È ovvio che ci sono state delle controversie tra Pistons e Bulls ma non hanno minimamente influito nel processo di composizione della squadra.”
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