Mentre Commissioner, proprietari e giocatori NBA si interrogano necessariamente su una possibile data di ritorno alle operazioni, individuando siti folcloristici ed isolati dalle moltitudini per assicurare un rientro rapido e tutelato, la pandemia in atto costringe Adam Silver a teorizzare in aggiunta acrobatiche modalità di inizio della stagione 2020-2021.
Adrian Wojnarowski, noto giornalista di ESPN, sostiene che la totale mancanza di certezze possa causare uno slittamento consistente dell’inizio della prossima stagione, che potrebbe vedere luce solo nel mese di dicembre, per poi protrarsi fino agli ultimi giorni di luglio, magari arrivando ad agosto. La soluzione potrebbe sanare alcune preoccupazioni riguardanti un’eccessiva dilatazione del calendario.
La manovra di differimento contemplerebbe l’opportunità di terminare questa stagione e aver margine di riposo in vista della successiva, oltre a determinare più possibilità di giocare di fronte ai tifosi.
Steve Koonin, CEO degli Atlanta Hawks, sostiene l’idea anche per possibili introiti televisivi:
“Improntiamo le stagioni sul mercato pubblicitario, non sul consumatore. Con l’inizio posticipato le squadre hanno più tempo per la preparazione e l‘NBA gestirebbe in altro modo la “diatriba” televisiva per gli ascolti con il Football, perché a ottobre stravince normalmente quest’ultimo, data la scarsità di competizione all’inizio della stagione cestistica. Cominciare a Natale potrebbe essere un enorme mossa mediatica, perché i tifosi potrebbero essere ormai rientrati e l’attesa avrà ingenerato incredibile domanda d’acquisto e visibilità.”
Nonostante tutto, si attendono lumi dai piani alti, determinati a comunicare qualcosa di presumibilmente stabile nel corso del mese di maggio.
Leggi anche:
Mark Cuban e gli spiragli su una ripresa della stagione NBA
11 curiosità che non sapevi su Wilt Chamberlain
Devin Booker e Kendall Jenner sorpresi insieme. E il distanziamento sociale?