I Golden State Warriors sembrano essere interessati da anni all’acquisizione di Giannis Antetokounmpo, candidandosi così come i più decisi corteggiatori del greco, fortemente attratti dall’idea di portare l’MVP in carica in quel di San Francisco allo scadere del suo contratto o ancor prima tramite trade.
The Greek Freak è legato contrattualmente ai Milwaukee Bucks fino al termine della stagione 2020-2021, ma, se non dovesse firmare un contratto pluriennale di estensione nel corso della offseason, la franchigia del Wisconsin potrebbe essere costretta ad applicare la teoria del male minore: imbastire un’operazione di trade per evitare di perdere Giannis senza ricevere giocatori o scelte in cambio, come invece accadrebbe se il giocatore partisse durante l’ Open Market estivo. Tutto dipenderà dalle opportunità di titolo che i Bucks potranno garantire alla loro stella.
Nel corso del mese di febbraio Eric Pincus, penna di Bleacher Report, ha esaminato la trade condotta con successo dagli Warriors tramite la quale D’Angelo Russell, oggettivamente poco utile alla causa futura per il ruolo in campo, è finito a Minnesota in cambio di Andrew Wiggins, una scelta protetta tra le prime 3 al primo giro del Draft 2021 ed una scelta al secondo giro del Draft 2021. Queste le sue parole in merito:
“La scelta che Golden State ha ricevuto da Minnesota può essere una pepita d’oro, specialmente se addizionata a quella, sicuramente alta, che toccherà già di norma agli Warriors, visto il record pessimo di questa stagione. Una di queste potrebbe essere un’ottima pedina di scambio all’interno di un’operazione importante e, anche se Antetokounmpo non dovesse approdare in California, Golden State avrebbe le carte in regola per acquisire qualsiasi superstar messa sul banco delle trade. Certo però è che si focalizzeranno al massimo sul greco.”
Per ora il diretto interessato preferisce, come è giusto che sia, concentrarsi sulla possibile ripresa della stagione NBA, visto che i Bucks detengono il miglior record della lega con uno storico di 53-12, cercando alla ripresa di portare i suoi compagni alla conquista del titolo NBA.
Se Golden State dovesse accaparrarsi l‘MVP in carica, potrebbe venire a crearsi una seconda dinastia, che seguirebbe quella delle cinque finali consecutive tra il 2015 ed il 2019, interrotta solamente da uno sfortunato anno di transizione.
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