Tutti i seguaci del profilo Twitter di Giannis Antetokounmpo, un milione e poco più, saranno rimasti sbalorditi di fronte ai post che sono spuntati ieri uno dietro l’altro sulla sua bacheca. Ma è presto chiaro che l’autore di quei messaggi vergognosi non sia la stella dei Milwaukee Bucks, ma qualcun altro che si è divertito in malo modo.
Il numero 34 dei Bucks è stato vittima di un hackeraggio e, i pirati informatici al comando hanno dato velocemente spazio alla loro minuscola fantasia. “Steph Curry sono andato a letto con tua moglie”, “Andrò agli Warriors”, “LeBron James fottiti, hai provato ad arruolare un cecchino per uccidermi”, “Fuck you Kobe Bryant”: questi sono solo alcuni dei tweet comparsi sul profilo di Antetokounmpo. Il social è stato chiuso tempestivamente e i Milwaukee Bucks hanno avviato un’indagine interna.
Una volta rientrato in possesso della piattaforma, Giannis si è scusato con un messaggio personale:
“Ciao a tutti! Sono tornato e vorrei pronunciarmi sull’incidente avvenuto quest’oggi. Sono stato hackerato e la situazione è già sotto investigazione. I tweet e i post erano estremamente inappropriati e sono disgustato dal fatto che qualcuno possa aver detto le cose terribili che sono state postate. Sono mortificato dal fatto che i Bucks, Chris, LeBron e la famiglia Curry siano stati citati in quegli orribili e falsi tweet. Sono specialmente mortificato per la famiglia Bryant, la quale durante il periodo di dolore che sta vivendo non dovrebbe esser vittima di quel tipo di negatività e comportamento pazzo. Grazie a tutti per il continuo supporto alla mia famiglia, me compreso! Restate al sicuro!”
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