Il celebre episodio avvenuto tra Michael Jordan e Steve Kerr è ormai degno di nota. Infatti ai tempi dei Bulls, i due compagni di squadra si resero protagonisti di una scazzottata durante un allenamento. Grazie a quell’episodio, Michael comprese la grinta e la grande voglia di vincere presenti nell’animo di Kerr, decidendo che da quel momento si sarebbe fidato completamente di lui.
Stando all’allenatore degli Warriors, questa vicenda verrà ricordata nel prossimo episodio di The Last Dance in onda su Netflix. Kerr, però, non va particolarmente fiero di quell’episodio:
“Non è una cosa di cui vado orgoglioso. È un qualcosa che a volte capita all’interno di molte squadre. Spesso in allenamento due compagni finiscono con il mettersi le mani addosso. È una conseguenza del livello ultra-agonistico in cui si compete. Sicuramente molti ascolteranno questa storia e vedranno me e Michael parlarne davanti a una videocamera. Sono certo che ci saranno molti commenti.”
Steve Kerr non è entusiasta dell’esposizione mediatica di determinati episodi:
“Raccontare fatti accaduti una ventina di anni fa non è molto piacevole, per questo solitamente le telecamere sono vietate negli spogliatoi. Il lato positivo è che i miei figli possono vedere immagini inedite di un tempo, ma questi documentari raccontano diversi aspetti privati. Molti allenatori vogliono evitare questo sguardo dietro le quinte, mantenendo le porte degli spogliatoi chiuse alle videocamere.”
Kerr rivela di non aver mai più parlato con Michael dell’episodio:
“Mi chiamò dopo l’allenamento per scusarsi e da allora non ne abbiamo più discusso. Da un certo punto di vista è stato necessario che accadesse. Siamo andati molto più d’accordo dopo la scazzottata, si fidava più di me. Sono felice che tutto si sia risolto per il meglio.”
Il coach degli Warriors ha parlato anche del suo attuale rapporto con MJ:
“Michael è una persona molto privata. Ci incontriamo una o due volte l’anno. È sempre un piacere incontrarci, ma rimane una persona molto privata. Dopo anni di sovraesposizione mediatica, si sta godendo la sua meritata privacy.”
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