Nell’estate del 1993, Michael Jordan ha annunciato il primo ritiro dalla NBA. La leggenda dei Chicago Bulls decise di smettere con la pallacanestro dopo aver vinto il suo terzo titolo di fila e subito la morte del padre a causa di una rapina. Nelle nuove puntate di ‘The Last Dance’, Jordan ha ripercorso quei momenti, cercando di spiegare nuovamente come mai decise di prendere una lunga pausa del gioco:
“Avevamo appena vinto 3 titoli di fila. Avevo tenuto fede ai miei impegni verso la città, i Bulls, i miei compagni.”
Poi il commento di Jerry Reinsdorf, proprietario della franchigia, che ha provato a far cambiare idea alla sua stella:
“Un giorno David Falk mi si avvicinò durante un evento benefico sponsorizzato da Michael e mi disse: ‘Non ci crederai ma Michael vuole ritirarsi’. E risposi: ‘Infatti non ci credo’. Non provai a convincerlo a non farlo, ma gli dissi: ‘Prima di decidere, parlane con Phil’.”
Così ecco l’incontro con Phil Jackson nell’ufficio di Reinsdorf al Berto Center e la decisione finale di ritirasi:
“Quando parlai con Phil gli dissi: ‘Sono stanco. Ho chiuso. Non ho più stimoli, non ho motivazione.’ Ero convinto. Al 100%. La teoria della sospensione decisa da Stern per le scommesse? Non me ne andai perché mi cacciarono o perché mi sospesero un anno e mezzo. Semplicemente questa cosa non è vera. Volevo staccare. Mio padre era morto e mi ritirai. Mi ritirai pensando che non sarei tornato.”
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