Ad un certo punto della sua carriera NBA, Michael Jordan ha deciso di indossare la maglia numero 45, ma quali sono i motivi che l’hanno portato ad abbandonare (temporaneamente) il leggendario 23? La risposta ce l’ha data lui stesso durante le ultime puntate di ‘The Last Dance’. Il campionissimo di Chicago ha infatti spiegato come questa scelta sia stata fatta in onore di suo padre (scomparso qualche anno prima) in occasione del ritorno in campo di MJ nel 1995 e dopo l’indimenticabile statement “I am back” consegnato ai giornali. Queste le parole di MJ sulla canotta 45:
“Il 45 era il numero preferito da mio padre. Sentivo che ci fosse bisogno di un nuovo inizio. E poi era il mio primo numero di maglia durante il periodo in High School.”
Jordan affrontò il finale di stagione e una parte dei Playoff del 1995 con il numero 45, prima di tornare al suo originario numero 23 (compresa multa di 25mila dollari ai Bulls per il cambio improvviso, ndr) in occasione della sfida di gara-2 contro gli Orlando Magic nelle semifinali di Eastern Conference. Ecco la spiegazione di MJ:
“Sentivo semplicemente che il 45 era innaturale per me. Volevo tornare ad avere le stesse sensazioni che avevo quando indossavo la numero 23.”
Dopo quella gara, in cui Jordan mise 38 punti pareggiando momentaneamente la serie, il 6 volte campione NBA accusò i primi problemi fisici dovuti anche alla mancanza di preparazione fisica specifica dopo 2 anni lontano dalla pallacanestro. Orlando così ne approfittò, eliminando Chicago. Chiaramente la compagine dell’Illinois si rifece nei 3 anni successivi e con gli interessi.
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