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NBA, Channing Frye: “Jordan oggi? Lo raddoppierebbero tutti”

Il mondo è bello perché è vario. E infatti, contro ogni probabilità, c’è anche chi pensa che una leggenda come Michael Jordan possa non primeggiare nel basket dei giorni nostri. Stiamo parlando di Channing Frye, cugino di Tobias Harris e campione NBA nel 2016 con i Cleveland Cavaliers. Tra l’altro, una persona che non si fa problemi a dire ciò che pensa, anche se questo non corrisponde all’opinione della maggioranza.

E Frye, intervistato nel corso di un podcast radiofonico, non si è smentito nemmeno questa volta. Invitato a esprimere la sua opinione sul come si troverebbe His Airness nel basket del terzo millennio, l’ex ala grande risponde così:

“Il compito di Michael Jordan era uno: quello di segnare. E lo ha fatto benissimo. Però non penso che il modo in cui vinceva le partite al suo tempo si possa adattare bene alla NBA di oggi. Molti giocatori non vorrebbero giocare con lui.”

Con quest’ultima osservazione da verificare con i diretti interessati, Frye continua:

“La gente sostiene che nella NBA attuale segnerebbe 50 punti di media. No, non lo farebbe: lo raddoppierebbero tutti.”

È sopratutto questa dichiarazione a suscitare clamore, in quanto è noto a tutti che Jordan si è battuto contro alcune delle difese più forti in assoluto, come quella dei Detroit Pistons. Infine, l’ex numero 9 dei Cavaliers conclude:

“Jordan è stato il più forte della sua era, capace di battere alcune delle più grandi squadre che la lega abbia mai visto, ma oggi il suo gioco non funzionerebbe. Guardate James Harden: per un mese ha viaggiato a 50 punti di media [43.6 in realtà ndr] eppure la gente neppure ci faceva caso: ‘Oh, i suoi sono brutti tiri’, diceva.”

Insomma, è dunque chiaro che Channing Frye non sia un estimatore di MJ. E non smette di ricordarlo anche su Twitter:

“Non sono un fan di Jordan. Credo che che tirare dal mid-range in post nella NBA di oggi non funzionerebbe.”

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  • Peccato che Jordan ha vinto più volte come miglior difensore oltre che come miglior realizzatore. È arrivato il genio che pensa che una volta i giocatori erano tutti stupidi e lo facevano segnare, secondo lui non ci avevano già pensato a raddoppiarlo.. Bah..

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Pubblicato da
Matteo Gentili

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