Il penultimo episodio di The Last Dance, la serie che ripercorre la grande corsa al titolo dei Chicago Bulls durante la stagione 1997-1998, ha consegnato al mondo della rete una signora che si diverte ad urlare cose non troppo carine e femminili ai giocatori in campo. La tifosa degli Indiana Pacers rimbalza, ovviamente, da un angolo all’altro di Internet e The Athletic ha portato alla luce la sua identità con un lavoro degno delle migliori agenzie investigative. Kathy Martin Harrison sono le generalità della fan diventata virale e che è stata intervistata proprio da The Athletic.
Kathy Martin Harrison rivive innanzitutto il momento in cui si è vista in televisione:
“Ero sul divano come tutti ascoltando Reggie Miller parlare e all’improvviso: eccomi lì. Ho pensato: ‘Oh cavolo’. Mio marito si è girato verso di me e mi ha detto: ‘E si vede esattamente quello che stai dicendo’ “.
La puntata, solamente negli Stati Uniti, è stata vista da circa sei milioni di persone. Di conseguenza, è presto spiegato il motivo per cui il telefono della tifosa ha cominciato a ricevere messaggi e chiamate a non finire:
“Tutti i miei piani per la giornata sono stati immediatamente cancellati.”
La donna non nasconde però un velo di stupore:
“Ero solamente una donna in prima fila che gridava. Va bene, ero solita usare tante parolacce, ma se avessimo avuto una vita normale e i playoff, forse l’accaduto non avrebbe avuto tutta questa risonanza.”
Kathy Martin Harrison era stata scambiata inizialmente per Tracy Kornet, madre di Luke Kornet, ala grande dei Chicago Bulls, e giornalista in un canale di Nashville: anche lei famosa per essere particolarmente fuori di sé durante gli eventi sportivi. Tuttavia, si è mossa di persona per smentire lo sfortunato scambio di identità:
“Il mio telefono è esploso perché ci assomigliamo parecchio e al tempo anche io ero scatenata, ma ho imparato a controllarmi ora perché Luke non lo sopporterebbe. A meno che qualcuno non gli faccia del male apposta: a quel punto non riesco a tenermi.”
L’esuberante tifosa Pacers, però, era già nota nel mondo NBA prima dell’avvento della serie tv, che l’ha portata su scala mondiale. Il fato l’aveva affidata a Patrick Ewing, ex centro dei New York Knicks. I due erano soliti prendersi di mira a vicenda, come accadde ad esempio nei playoff del 1993 e 1994. Arrivati alla fine dell’intervista, Kathy Martin Harrison racconta di come, quello di disturbare perennemente gli avversari, fosse il compito affidatogli da qualche strana divinità superiore:
“Ora non lo faccio più, le regole non lo permettono. Mi sento in ansia anche solo ad alzarmi in piedi. Ma amo ancora i Pacers sin da quando mio padre mi portò a vederli nel 1967. E il mio compito era quello di entrare nelle teste degli avversari.”
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