Molte voci autorevoli del passato e del presente NBA stanno argomentando la propria tesi a riguardo di chi sia il miglior giocatore di tutti i tempi. I pareri sono spesso discordanti, come è naturale che sia in questi ambiti prettamente soggettivi, ma due dei nomi sempre presenti sul podio sono quelli di LeBron James e Michael Jordan, sicuramente i più dominanti delle rispettive generazioni.
A partire da Charles Barkley, l’attenzione di alcuni creatori di queste classifiche si concentra fortunatamente sempre di più sulle caratteristiche specifiche proprie dei singoli giocatori e non sulla “forza” in senso lato, che è un concetto sempre poco quantificabile. Per questo motivo alcuni fenomeni non possono essere sensatamente comparati con altri, per via delle diverse qualità fisiche, tecniche e comportamentali.
Magic Johnson, che contro Jordan ha giocato e spesso è stato assimilato a LeBron per le sue uniche caratteristiche fisiche e tecniche, si è espresso con parole decisamente diplomatiche, capaci di accontentare entrambi:
“Quando pensi al talento più completo di tutti i tempi, non si può non valorizzare il nome di LeBron James. Ha vinto premi individuali e di squadra, ha sempre mostrato completezza tecnica, atletismo immenso, grande etica del lavoro e capacità di trascinare e migliorare i compagni. Se considerassimo invece il giocatore che non vorrei mai incontrare in finale, ecco quello sarebbe Michael Jordan. Indiscutibilmente il più grande di sempre quando si tratta di vincere le partite, che è poi quello che conta veramente. Mi associo a Barkley, ritenendo LeBron il miglior compagno tra i due, sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano, ma concludo ribadendo che Michael possiede l’istinto vincente più marcato della storia del gioco.”
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