Boston Celtics 2007-2008
Quintetto: Rajon Rondo, Ray Allen, Paul Pierce, Kevin Garnett, Kendrick Perkins
È il prototipo dei moderni superteam. I Boston Celtics venivano da una stagione molto deludente nell’annata precedente. La squadra faticava a sostenere Paul Pierce. Anche Ray Allen e Kevin Garnett si trovavano in una situazione simile, bloccati in franchigie di cui erano sì le stelle, ma con il deserto dei tartari attorno al loro predominio. Con una serie di scambi, i Celtics riuscirono a creare questo Big 3. Normalmente ci vuole un po’ prima di trovare la giusta chimica, ma non in questo caso. La squadra partì con un record di 29 vinte e 3 perse e si rivelò insuperabile in difesa, con Garnett nominato Difensore dell’anno. I vari elementi del quintetto coprivano le lacune degli altri compagni. Boston arrivò al titolo, dopo aver superato i Lakers in una tiratissima serie finale, vinta a gara 6.
Miami Heat 2012-2013
Quintetto: Mario Chalmers, Dwyane Wade, LeBron James, Udonis Haslem, Chris Bosh
Questo quintetto ha tutto ciò che un superteam dovrebbe avere. I Miami Heat si trovavano nel pieno dell’era dei Big 3. Dwyane Wade era un perfetto secondo violino, con più di 20 punti di media. Chris Bosh aveva calato la sua produzione, ma risultava fondamentale in difesa grazie alla sua mobilità, e in attacco aiutava ad allargare il campo. Infine il leader della squadra, LeBron James, si trovava nel suo “prime”, e dominava la NBA. Miami marciò in quella stagione fino alle Finali NBA, dove incontrò gli Spurs. In gara-6, con gli Heat sotto e gli Spurs avanti 3-2, James fallì il tiro del pareggio, ma Bosh riuscì a catturare il rimbalzo. Il lungo passò la palla a Ray Allen, che dall’angolo tirò da 3 e…bang! In gara 7, Miami dimostrò tutta la sua forza e portò a casa il secondo titolo consecutivo.