Le Finals 2011/2012 rappresentarono per gli Oklahoma City Thunder il silenzio prima del terremoto. Un netto 1-4, dopo una stagione esaltante, a favore dei rombanti Miami Heat, dopo il quale si sgretolò definitivamente il trio, composto da Durant, Westbrook e Harden, che cullò i sogni di migliaia di tifosi. E forse, c’entrò anche questa sconfitta nella non-voglia del Barba di rinnovare il contratto con OKC. L’ex numero 13 andò ai Rockets e la squadra continuò ad aggrapparsi alle redini della coppia Durant-Westbrook. Anche se sarebbe potuto nascere un nuovo terzetto.
Nell’ultima puntata del podcast All The Smoke è ospite colui che avrebbe potuto prendere il posto di Harden: Bradley Beal. La guardia degli Washington Wizards ha rivelato un aneddoto, un affare di mercato vicinissimo al concludersi con una stretta di mano o con una bella firma su un ricchissimo contratto. Infatti, nel lontano 2012 Beal era uno dei talenti più cristallini del panorama NBA e Sam Presti, general manager dei Thunder, stava per cambiargli letteralmente la carriera:
“Eravamo seduti nella sala riservata ai potenziali giocatori da lottery. Il mio agente mi disse sicuro: ‘È probabile che tu vada a giocare a Oklahoma City’. E io gli risposi: ‘Come diavolo è possibile una cosa simile? Non ho neanche fatto il workout con OKC…’ “
Condividere il parquet con giocatori di calibro indiscutibile sembrava già un sogno realizzato:
“Prima del Draft infatti avevo avuto sessioni individuali soltanto con Washington, Cleveland e Charlotte. L’idea era quella di scambiarmi con Harden. Io invece avrei fatto compagnia a Westbrook e Durant ai Thunder.”
E viene naturale spingersi immediatamente con l’immaginazione al di là dei confini, provare a pensare a cosa sarebbe potuto succedere se l’affare si fosse effettivamente concretizzato.
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