Appurata la volontà di tornare in campo, il grande nodo da sciogliere per i vertici della Lega, ora, è come impostare la conclusione del campionato. Sembra infatti essere stata bocciata l’idea di ripartire semplicemente da dove ci si era fermati. Mentre la semplice esecuzione della postseason stroncherebbe di fatto la corsa all’ottavo posto che vede ancora coinvolte diverse squadre. Ecco allora prendere piede una terzia via, che strizza l’occhio alle competizioni di calcio. Una fase a gironi per definire le 8 squadre che giocheranno successivamente i playoff NBA in forma ristretta.
A riportarlo è stato Kevin O’Connor di The Ringer. L’idea che pare emergere è quella di richiamare sul parquet 20 delle 32 squadre totali, quelle cioè attualmente ancora in lotta per i playoff o già qualificate. Le 20 franchigie poi sarebbero divise in 4 gironi da 5 team ognuno. A comporre i gruppi però non sarebbe né una lotteria, né il piazzamento attuale. I raggruppamenti infatti sarebbero scelti a chiamata dalle 4 squadre leader delle due Conference. Vale a dire Milwaukee, Lakers, Toronto e Clippers. Unico vincolo alla selezione l’obbligo di avere un massimo di 3 franchigie della Western Conference per girone.
Una volta conclusa questa fase a gironi, le prime duefranchigie di ogni raggruppamento accederebbero alla fase playoff, per un totale di 8. Da qui in poi si ripartirebbe con le consuete sfide al meglio di 7.
Una proposta particolare, che può anche risultare bizzarra, la quale però presenta alcune caratteristiche interessanti. Una su tutte la possibilità di combinare incroci anche in postseason tra franchigie di Conference differenti così da poter sfatare, o confermare, le presunte differenze qualitative tra East e West sul campo dei playoff NBA.
C’è da capire ora se giocatori e franchigie accetteranno la proposta, o se ci sarà ancora da aspettare per capire cosa vedremo a Luglio sul parquet.
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