In The Last Dance si sono analizzati diversi aspetti extra-stagione ’97-’98. Uno dei più dibattuti e controversi riguarda l’esclusione di Isiah Thomas dal Dream Team USA del ’92, da molti imputata a Michael Jordan e la sua antipatia verso uno dei suoi più acerrimi rivali.
Sia lo stesso MJ che Rod Thorn, ex GM dei Bulls hanno negato questa versione. In queste ore, però, è spuntata una registrazione trasmessa nel podcast di Jack McCallum di Sports Illustrated. L’audio risale al 2011 e contiene una chiamata tra Jordan e lo stesso giornalista di SI:
“Rod Thorn mi chiama e io gli dico ‘Rod, non giocherò se ci sarà Isiah Thomas in squadra’. [Thorn] Mi ha tranquillizzato. Mi disse ‘Sai cosa? Nemmeno Chuck [Daly] vuole Isiah. Quindi non farà parte della squadra’ “
Difficile dire se l’esclusione della stella dei Pistons sia da imputare solo al 23 dei Bulls. Thomas ebbe dei trascorsi decisamente accesi anche con altri due membri del Dream Team come Larry Bird e Magic Johnson. In molti, anzi, incolpano unicamente Magic dell’esclusione.
Il segreto dietro quella super squadra, oltre a un talento assolutamente fuori dal comune, era la chimica di spogliatoio. La presenza di un elemento non gradito ai più come Thomas avrebbe potuto minare la coesione del gruppo: così la pensa David Robinson.
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