Jaylen Brown è parso fin da subito uno dei giocatori NBA che maggiormente ha subito il colpo di quanto avvenuto a Minneapolis a George Floyd. La guardia nelle scorse ore aveva scritto sul proprio account Twitter, in riferimento alla marcia che si sarebbe poi tenuta ad Atlanta, sua città natale, da lui stesso organizzata:
“Protesterò pacificamente domani.”
Il giocatore in maglia Celtics ha quindi guidato per ben quindici ore per poter prendere parte alla manifestazione pacifica, dichiarando in seguito attraverso una diretta Instagram:
“Essere una celebrità, un giocatore NBA, non mi esclude affatto da questa conversazione. Prima di tutto, sono un uomo nero e un membro di questa comunità. Stiamo cercando di dare consapevolezza di alcune ingiustizie che abbiamo visto. Non va bene. Da persona giovane, dovete ascoltare il nostro punto di vista. La nostra voce deve essere udita. Io ho 23 anni. Non ho tutte le risposte. Ma mi sento come tutti gli altri si stanno sentendo. Di questo sono certo”
Jaylen Brown stesso sostiene che siano state ingiustamente arrestate tre persone, in quanto la marcia era totalmente pacifica. Il giocatore dei Boston Celtics ha quindi chiesto informazioni ai propri follower circa l’identità di tali persone.
La speranza è che il grande impegno di Jaylen Brown, come di altri atleti (era presente anche Malcom Brogdon) e personaggi di rilievo, riesca a sensibilizzare il più possibile la società circa questa bruttissima vicenda.
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