Non lasciamo indietro nessuno. È più o meno questo il messaggio che Clay Bennett ha recapitato al Board of Governors della NBA. Secondo quanto riportato da Zach Lowe e Adrian Wojnarowski di ESPN, infatti, il proprietario degli Oklahoma City Thunder ha chiesto ai suoi colleghi proprietari di considerare anche le difficoltà che le franchigie dei cosiddetti “small market” stanno attraversando in questo momento, prima di prendere una decisione riguardo una ripartenza con sole 20-22 squadre.
Con l’NBA ferma dallo scorso 11 marzo, le perdite per tutte le franchigie sono state ingenti e rischierebbero, secondo Bennett, di essere devastanti per quelle non più in corsa per un posto ai Playoff e quindi escluse dal programma di ripartenza, che andrebbero a perdere di fatto metà dei loro guadagni stagionali.
Sulle stesse posizioni del proprietario dei Thunder ci sono anche Robert Sarver e Josh Harris, i numeri uno rispettivamente di Phoenix Suns e Philadelphia 76ers. Per ottenere l’approvazione del piano di ripartenza basta una maggioranza composta dai 3/4 dei proprietari ma è verosimile che si attenda l’unanimità prima di prendere la decisione definitiva. Giovedì nuovo appuntamento (virtuale) tra i proprietari dove forse il quadro sarà più chiaro.
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