Nelle ultime settimane ha fatto discutere l’opinione di Damian Lillard riguardo una possibile ripartenza della NBA. Il nativo di Oakland ha riferito di come non avesse alcuna intenzione di tornare a giocare prendendo parte ad incontri senza alcun valore sportivo in caso di una riduzione delle partite e conseguente eliminazione anticipata dai playoff.
Infatti i Blazers, distanti dall’ottavo posto, rischiano di tornare ad allenarsi per disputare solo poche partite, senza la possibilità di lottare per i playoff. Grazie alla nuova formula della NBA (che deve essere ancora ufficializzata, ndr), però, questo rischio potrebbe essere evitato dai Blazers.
Questo discorso non vale per i Golden State Warriors, che non hanno alcuna ambizione di classifica, essendo già matematicamente esclusi dai playoff. A questo proposito è intervenuto il leader degli Warriors Stephen Curry, il quale concorda con le parole di Lillard:
“Sono d’accordo con Lillard, comprendo il suo punto di vista, perché è dura mentalmente allenarsi seriamente, recuperare il tempo perso e prepararti con un grande sforzo per affrontare partite prive di alcun senso. È difficile che la mente e il corpo rispondano a incontri che non prevedono stimoli”
Ha poi aggiunto:
“Dovrei dire a me stesso: ‘lavora duro e fatti il mazzo per cinque partite che non contano nulla per poi tornare in off-season’. No, così non ha alcun senso.”
In questo momento l’unico pensiero degli Warriors è il Draft per poter avviare una ricostruzione a partire dalla prossima stagione.
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