La NBA sembra ormai decisamente orientata sul riprendere a giocare. La data chiave dovrebbe essere quella del 31 di luglio, mentre il resort di Disney World di Orlando sembra il luogo in cui si svolgeranno tutte le partite, in una sorta di ambiente chiuso e protetto.
Tante parole sono anche state spese sulla formula con cui la NBA riprenderà. Gironi all’italiana, Playoff diretti, teste di serie che inizierebbero a partecipare solo a competizione inoltrata. Non si sa ancora precisamente come si ricomincerà a giocare. Le squadre con record più negativo vorrebbero evitare di scendere in campo per partite sostanzialmente inutili dal punto di vista della post-season, come ammesso da Stephen Curry.
Le ultime voci danno la NBA in procinto di invitare ad Orlando le 20-22 migliori squadre (come record) della lega. E c’è una franchigia che, nonostante il record negativo che verosimilmente la escluderebbe, spera ancora di giocarsi le proprie carte. Parliamo degli Atlanta Hawks, che nella persona del proprio coach Lloyd Pierce hanno espresso il desiderio di scendere ancora in campo per continuare a migliorare:
“Se la stagione ricomincerà e noi non ne faremo parte, danneggerà la nostra crescita, rovinerà i nostri risultati e la nostra capacità di proseguire su questa strada verso la prossima stagione”
Nonostante la presenza del super-veterano Vince Carter, ormai 41enne, il roster degli Hawks è uno dei più giovani (e interessanti) della lega:
“Gioco con dei giovani. Hanno bisogno di fare esperienza, devono poter scendere in campo. Vogliamo giocare a basket. Ci siamo visti su Zoom giovedì e domenica, e tutti vogliono farlo. Capiamo che ci sono molti scenari possibili e aspettiamo con ansia di scoprire cosa ci toccherà. E qualsiasi cosa succederà, troveremo il modo di migliorare come organizzazione”
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