Curiosità

Come Michael Jordan guadagna e investe i suoi 2.1 miliardi di dollari

Qual è il patrimonio di Michael Jordan? His Airness si sa, non è un ex atleta sportivo banale, ma il più grande rappresentante del basket – o meglio – dello sport in tutto il mondo. È sempre argomento di discussione, la sua figura non passerà mai di moda. Se non bastasse, il suo ultimo documentario “The Last Dance”, ha messo nuovamente Jordan al centro dell’attenzione di tutti i tifosi NBA. Una docuserie prodotta insieme ad ESPN e distribuita da Netflix che avrebbe potuto portare nelle casse di MJ almeno 3 o 4 milioni di dollari, devoluti invece – con onore – in beneficenza.

Questo perché secondo quanto riporta Forbes, il patrimonio stimato di Michael Jordan nel 2020 è pari a 2.1 miliardi di dollari. Non certo bruscolini. Ma qual è stato il percorso che l’ha portato fino a questo traguardo? Capiamoci bene, l’ex numero 23 dei Chicago Bulls è stato il primo sportivo nella storia a diventare miliardario (era il 2014). I suoi guadagni derivanti dalla sua carriera NBA ha portato nelle sue casse meno di 100 milioni di dollari in 20 anni. Il resto è arrivato con investimenti e partnership di considerevole successo.

Nel 2015, secondo quanto riporta Business Insider, MJ stava guadagnando $ 100 milioni all’anno dalle sole royalties con Nike grazie al Jordan Brand collegato. Per farvi un paragone: il suo reddito annuale ora è molto più alto rispetto al totale delle entrate registrate durante la sua carriera da cestista. Si ritiene che il suo patrimonio netto di $ 2.1 miliardi si schizzato alle stelle dopo l’acquisizione di una franchigia NBA, ossia gli Charlotte Hornets. Jordan comprò la squadra nel 2010 per un totale di 175 milioni di dollari e divenne ufficialmente miliardario nel 2014 quando il valore delle franchigie NBA aumentò in maniera pazzesca: questo grazie anche all’aumento improvviso del Salary Cap e degli introiti della Lega. Il team ora vale più di 1.5 miliardi di dollari e Jordan possedeva in quei giorni il 97% delle quote azionarie della squadra.

Solo un anno fa, MJ ha venduto una quota di minoranza degli Hornets, ma secondo quanto riferito non ha alcun interesse a rinunciare al controllo della squadra poiché ha dichiarato di volerla portare al titolo e che – in caso di trionfo – quello sarebbe l’anello più gratificante mai vinto, anche rispetto ai 6 portati a casa da giocatore. Secondo Forbes, i guadagni annuali di Jordan, attualmente, sono da attestarsi sui $ 145 milioni. Per fare un confronto, si stima che LeBron James guadagni meno di $ 90 milioni l’anno tra stipendio con i Lakers, bonus e sponsorizzazioni varie.

Con Nike il rapporto è più solido che mai. Il fondatore della Nike – Phil Knight – ha definito la creazione del marchio Jordan la migliore decisione che abbia mai preso. Nel 1984, Nike firmò un rookie MJ con un contratto di sponsorizzazione da $ 250.000. Il solo marchio Jordan attualmente genera entrate per circa $ 3 miliardi ogni anno. La popolarità di Air Jordan è riemersa negli ultimi anni grazie a partnership con celebrità di spicco (uno su tutti Neymar, ndr) per cercare di arrivare ad un pubblico più giovane. Per rendere l’idea: Jordan Brand ha persino collaborato con il popolare videogioco “Fortnite”.

Come è cambiato il prezzo medio di un paio di Air Jordan. Fonte: Young Investors Society

Ha diversi altri accordi di sponsorizzazione in essere con aziende come Gatorade, Upper Deck e Hanes. La curiosità è che MJ vuole avere il completo controllo nelle azioni di marketing con i propri partner: una volta, mentre era giocatore, ha respinto un enorme accordo di sponsorizzazione con Beanee Weenees perché non gli piaceva il nome. Jordan, in seguito, disse a Playboy:

“Come posso stare di fronte a una telecamera e dire che mangerò Beanee Weenees? L’accordo era vicino a 1 milione di dollari all’anno e in quel momento avevo guadagnato $ 5 milioni in tutta la mia carriera da giocatore. Erano un mucchio di soldi.”

Possiede diversi ristoranti tra cui il 1000 North a Jupiter, in Florida, il Michael Jordan’s Steakhouse – che ha sedi in Connecticut, Washington e Chicago – e il Michael Jordan’s Restaurant a Chicago, un ristorante di lusso che serve “piatti gourmet americani”. Possiede anche una concessionaria Nissan a Durham, nella Carolina del Nord.

Ha un jet privato. È dipinto di blu come il colore del suo college del Carolina e l’ID rappresentativo del velivolo, ovviamente, include il suo iconico numero di maglia (23) e il numero di titoli vinti con i Chicago (6). Nel 2012 ha speso 12.8 milioni di dollari per costruire la sua casa dei sogni in Florida. Secondo quanto riferito, ha deciso di costruire un campo da golf privato perché era infastidito dal troppo affollamento del suo precedente country club. Jordan ha persino un caddie da golf personalizzato sempre di colore blu Carolina e con il logo di Air Jordan.

 

Nel frattempo, la sua famosa casa di Chicago con il cancello d’ingresso a forma di “23”, è stata messa in vendita 8 anni fa per 29 milioni di dollari. Successivamente, a causa di mancanza di compratori, la sua valutazione è scesa a 21 milioni. La casa dispone di nove camere da letto, 19 bagni, un garage annesso per 15 auto e un Campo da basket di “qualità NBA”. Ad oggi, la magione nell’Illinois di MJ non ha ancora trovato un inquilino: il prezzo è sceso a 14.9 milioni di dollari. In tutto questo lasso di tempo, Jordan ha pagato circa 700mila dollari di tasse e sta pagando uno staff a tempo pieno per mantenere la casa attiva e funzionante.

Il famoso cancello con il numero “23”

Nel 2016, Jordan ha vinto una causa contro un’azienda cinese di abbigliamento sportivo che stava usando il suo nome cinese. La compagnia stava usando un logo simile a quello di Air Jordan e i simboli usati spiegavano il suo nome in cinese. Ha fatto causa per la prima volta alla società nel 2012, ma i tribunali – a quel tempo – si pronunciarono a favore dell’azienda orientale. In altre due occasioni, Jordan ha fatto causa a due supermercati (Dominick’s e Jewel-Osco) che utilizzavano la sua immagine senza permesso: anche in questo caso MJ vinse la causa e donò i milioni ricevuti in beneficenza.

La vita privata di Jordan è ancor più misteriosa, ma secondo quanto riportano diversi media americani, il divorzio di His Airness dalla sua prima moglie (dopo 17 anni di matrimonio, ndr) gli costò 168 milioni di dollari. I tre figli più grandi di Michael hanno tutti seguito il padre nel settore delle scarpe. Jeffrey, il più vecchio, lavora alla Nike in Oregon, e Jasmine, la più giovane, ha lavorato per gli Hornets di suo padre, oltre ad essere una rappresentante del brand Air Jordan a Charlotte. Marcus, invece, ha aperto un negozio di sneaker in Disney World chiamato “Trophy Room” ispirato alla stanza dei trofei nella sua casa di Chicago.

La “Trophy Room” in cui lavora Marcus Jordan, secondogenito di Michael

MJ ha sposato Yvette Prieto, sua seconda moglie, nel 2013. L’anno successivo la coppia ha avuto due gemelline: Victoria e Ysabel. Jordan non è solo un appassionato di scarpe, ma anche un abile tech-investor. L’Hall of Famer ha investito parte della sua fortuna in startup tecnologiche. Secondo quanto riportato, è stato uno dei numerosi personaggi famosi che hanno investito in Gigster: una startup della Silicon Valley che collega aziende a sviluppatori di software freelance, designer e project manager. È anche proprietario di minoranza dei Miami Marlins (MLB) – avendo fatto parte del gruppo di investimento di Derek Jeter.

Insomma, il patrimonio di Michael Jordan, come lui, sembra non avere limiti. E come sostiene lo stesso MJ:

“I limiti, come le paure, spesso sono soltanto un’illusione.”

 

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Simone Ipprio

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