Nella marcia di protesta per il caso Floyd che si sta per tenere a Detroit ci saranno anche i Pistons. Come riportano i quotidiani locali infatti, la marcia che sta per partire nella Motor City vedrà la presenza di coach Casey, Luke Kennard e Brandon Knight, assieme ad assistenti e relative famiglie.
Una rappresentativa compatta quella della franchigia, che già nei giorni scorsi si era pronunciata sulla questione, condannando aspramente l’uccisione di George Floyd attraverso i propri canali mediatici. E che ora vedrà membri dei Pistons unirsi alle manifestazioni, guidati anche stavolta dal proprio allenatore. Coach Casey il quale già nei giorni scorsi aveva parlato della questione Floyd e dell’integrazione razziale nel Paese.
Una scelta netta quella di staff e roster dei Pistons, ma anche solidale con quella che è la la realtà che li circonda. Detroit infatti è una delle città più coinvolte nelle proteste di tutti gli Stati Uniti. Da oltre una settimana infatti vi sono scontri da una parte e cortei pacifici dall’altra, che hanno portato a centinaia di arresti e numerosi feriti.
E questo è riconducibile anche alla condizione stessa della comunità . Con il tracollo economico, demografico e sociale degli ultimi venti anni infatti, la città oggi si trova ai primi posti per livelli di criminalità, povertà e segregazione razziale. La popolazione urbana conta l’80% di afrocamericani su una media statale del 13%. E quasi il 30% di popolazione cittadina vive sotto la soglia di povertà, rispetto al 14% di media nel resto del Michigan.
Una scelta importante, quella dei Pistons, di unirsi alle proteste appunto. Ma anche, forse, dovuta per quella che è Detroit oggi.
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