Dopo lo Slam Dunk Contest del 2000, il pubblico NBA e non era ormai conscio delle capacità atletiche di Vince Carter, ma mai avrebbe immaginato quello che sarebbe successo alle Olimpiadi tenutesi a Sydney pochi mesi dopo. Team USA arrivò in fondo al torneo con relativa facilità, trovando in Finale la Francia. La partita vide un dominio piuttosto inequivocabile delle star statunitensi, fino al +15 nel corso del terzo quarto. Proprio sul 69 – 54, dopo un turnover Carter raccolse la palla e si involò verso il canestro in un 4 contro 1 in favore degli Stati Uniti. Davanti a VC si parò davanti Frederic Weis, centro francese di 218 centimetri.
Carter, invece di passare la palla dopo aver fermato il palleggio, in pochi istanti dovette semplicemente aver pensato di saltare, non curante dell’avversario, il quale rimase inerme facendosi così scavalcare dal giocatore di Team USA. Il risultato fu una delle schiacciate più spettacolari di sempre, che i media francesi chiamarono “le dunk de la mort”, la schiacciata della morte: emblematica è la reazione dei due commentatori francesi, che sebbene supportassero la propria nazionale in quella partita, non riuscirono a contenere esclamazioni increduli di fronte a quanto appena visto. Si può dire lo stesso del pubblico presente: in molti si alzarono in piedi con sguardi sorpresi da una schiacciata del genere, mai vista prima su un parquet olimpico.
Qualche tempo dopo, Air Canada avrebbe dichiarato ai media: