La ripartenza della stagione NBA fissata per il 31 luglio coinvolgerà 22 squadre. Tutte e 22 finiranno le partite rimanenti della regular season, con la possibilità di un torneo play-in per raggiungere l’ottavo posto. In seguito ci sarà un tradizionale format playoff da 16 squadre.
Questa soluzione è arrivata dopo un mese di discussioni tra il commissioner Adam Silver e i proprietari delle diverse franchigie. Durante queste discussioni sono state ideate diverse proposte creative, come una fase a gironi in stile coppa del mondo o un torneo a 30 squadre. Questa situazione senza precedenti ha favorito il proliferare di diverse idee, ma non ci sarà alcun cambiamento storico.
Adam Silver ha dichiarato a TNT Thursday Night che Michael Jordan, proprietario degli Charlotte Hornets, è stata una delle voci più influenti a favore del mantenimento del formato tradizionale. Evidentemente l’opinione di Jordan ha molto peso in queste discussioni.
“Questa decisione è stata fortemente voluta da Michael Jordan. Nonostante la sua squadra, gli Hornets, non siano una delle 22 partecipanti, la sua opinione è la più rispettata quando si parla di basket. Ha compreso che era molto importante mantenere il formato a 16 squadre. Perché c’erano molte proposte sul tavolo e abbiamo preso molte di queste proposte sul serio.”
Silver ha poi aggiunto:
“Ho concordato con Michael che c’è già molto caos nel mondo, non solo a causa dei disordini razziali che stiamo vivendo ora. Non dobbiamo stravolgere anche la NBA. E la normalità è rappresenta da playoff con otto squadre ad ovest e otto squadre ad est. Il nostro obiettivo è quello di assegnare il titolo ad una di queste squadre.”
Dunque l’NBA freme dalla voglia di ricominciare.
Leggi anche:
NBA, LeBron James contro Laura Ingraham: “Non ne possiamo più di questo trattamento”
NBA, ecco l’unica squadra che ha votato contro la ripartenza
I 10 migliori percorsi ai playoff NBA secondo Bleacher Report