Charlotte Hornets

Gli Hornets interrompono il rapporto con la propria agenzia di sicurezza

In questi giorni Michael Jordan è stato molto chiaro sulla sua posizione relativa alla morte di George Floyd e alle proteste che ne sono susseguite. Sia a parole che nei fatti, con una donazione milionaria. Ed ora ha tenuto a ribadire la sua vicinanza alle proteste anche come presidente degli Charlotte Hornets decidendo di interrompere i rapporti con l’azienda di sistemi di sicurezza della franchigia dopo le parole del CEO sulla questione manifestazioni. A riportarlo è stato il “The Charlotte Observer”.

La scelta degli Charlotte Hornets si unisce a quella dei Carolina Panthers, North Carolina State University e l’Università del Sud Carolina. Le due università e la franchigia NFL infatti avevano già annunciato l’interruzione dei rapporti con il fornitore sempre per lo stesso motivo.

Le parole che hanno portato alla separazione sono state rilasciate dal CEO della CPI Security, Ken Gill. Chiamato da una organizzazione no-profit per aderire a una iniziativa sulla questione George Floyd il manager avrebbe risposto:

“Per favore spendi il tuo tempo in cose più importanti”

La frase non è piaciuta al manager dell’organizzazione no profit che l’ha postata su Facebook, suscitando la reazione delle sopracitate organizzazioni sportive. Nelle ultime ore sono arrivate anche le scuse ufficiali dell’azienda, tramite Facebook, ma a quanto pare non sono bastate agli Hornets.

Una scelta in linea, come già detto, con quelli che sono gli ideali di Jordan e la sua posizione sulla questione razziale. E che ricalca anche quelli che sono gli USA, la patria del liberismo.

 

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Pubblicato da
Gianmaria Concetti

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