La guardia dei Milwaukee Bucks, George Hill, ha parlato dei suoi passati incontri con il razzismo. Il giocatore ha anche tirato in ballo la morte di George Floyd. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista online a “The State of Black America: A Discussion on Representatives from Sports & Entertainment”:
“Se non avessi avuto il talento necessario, avrei avuto una concreta possibilità di fare la fine di George Floyd. Ci sarebbe stata la possibilità di morire in una sparatoria per strada come molti miei familiari, a Indianapolis. Questo fatto mi ha impressionato parecchio, più di altre persone, perché ho visto in prima persona la morte e la brutalità della polizia. Ho visto mio cugino a terra per strada per un’ora e mezza, prima che arrivasse un agente di polizia. Ho già visto queste cose. Sono stato colpito emotivamente e mi fa davvero male. Ho una famiglia multietnica, ho avuto paura per tutta la vita.”
George Hill, 34 anni, preso atto delle proteste contro il razzismo sistematico e l’ingiustizia sociale presente negli Stati Uniti, non è per nulla preoccupato del ritorno sul parquet. A riguardo del ritorno della NBA ha comunque dichiarato:
“Da quando tutto si è fermato ho lavorato ogni singolo giorno sul mio corpo, sul mio gioco, e cose del genere. Nel complesso, però, non riesco a pensare al basket come vorrei, in questo momento. Penso ci siano problemi più importanti da affrontare nella vita in questo momento, di una partita di basket. Questa rimane solo la mia opinione personale.”
All’intervista online hanno preso parte altre personalità rilevanti del basket americano. Infatti erano collegati anche il centro dei Pacers, Myles Turner e l’icona WNBA Tamika Catchings.
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