Negli scorsi giorni, sia l’allenatore degli Houston Rockets Mike D’Antoni, che quello dei New Orleans Pelicans Alvin Gentry avevano reso pubblica la loro volontà di tornare in panchina. Come è noto, le persone che superano i 65 anni di età sono più vulnerabili al coronavirus. Per questo motivo, la NBA potrebbe impedire agli allenatori più ‘anziani’ di sedere in panchina in quel di Orlando. Questo è quanto riporta Brian Windhorst di ESPN:
“La NBA ha una commissione medica che ha la facoltà di escludere gli allenatori nel caso di evenienza.”
Secondo quanto riferito, le squadre possono “proteggere” i propri giocatori o membri dello staff nel caso in cui siano a rischio di gravi malattie come il COVID-19. La lega può anche chiedere ad un’equipe di medici di visionare la situazione sanitaria di ciascun giocatore o personale dello staff.
Qualora i medici individuassero fattori a rischio che potrebbero rappresentare una minaccia diretta alla sua salute, allora la lega può impedire ai soggetti interessati di unirsi alle rispettive squadre. Tutto ciò in base al protocollo di sicurezza della NBA.
Il commissioner della lega Adam Silver ha dichiarato all’inizio di questo mese di come gli allenatori più anziani potrebbero non essere ammessi in panchina durante le partite. Sia D’Antoni che Gentry avevano quindi espresso disappunto per essere stati tagliati a causa della loro età. Anche l’allenatore dei San Antonio Spurs Gregg Popovich è a rischio, ma non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito.
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