Draymond Green ha vinto due titoli statali nella High School prima di frequentare Michigan State per quattro anni, nei quali gli Spartans hanno avuto un record di 107-39 e hanno raggiunto per ben due volte le Final Fours. Dopo essere stato selezionato dalla NBA come scelta del secondo giro, ha raggiunto i playoff in ogni singola stagione della sua carriera professionale, fino a quest’anno.
Con Klay Thompson e Steph Curry infortunati per buona parte della stagione e Kevin Durant che ha abbandonato la Baia, Draymond Green ha dovuto fare i conti con una realtà che non si aspettava di certo. I suoi Golden State Warriors hanno raggiunto le 50 sconfitte in sole 65 partite, prima che la stagione venisse interrotta a causa del Coronavirus, dopo che, nei cinque anni precedenti, avevano perso in totale 88 partite.
Del ruolo di Draymond Green in questa stagione, che deve essere considerata di transizione per la franchigia californiana, ha parlato Steve Kerr a KNBR’s “Tolbert, Kreuger and Brooks” Podcast:
“Credo che quest’anno sia stato molto frustrante per lui, sia dal punto di vista offensivo, che da quello di competitore qual è, dato che abbiamo perso sera dopo sera. Risulta estremamente difficile in questa lega vincere quando si è così decimati. Io credo che abbia convissuto con la frustrazione e che, alla fine, abbia gestito al meglio se stesso.”
Kerr, convinto che il riposo dei mancati playoffs, unito a quello ulteriore legato alla pandemia, possa giovare a Draymond Green, ha continuato:
“Credo che vedremo la miglior versione di Draymond Green l’anno prossimo, quando la stagione ricomincerà. Sono molto fiducioso circa il punto in cui si troverà, fisicamente e mentalmente.”
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