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I migliori giocatori NBA che non sono mai andati all’All-Star Game

4. Lamar Odom

Stats carriera NBA: 13.3 punti + 8.4 rimbalzi + 3.7 assist in 961 partite

Lamar Odom pose fine alle sue velleità da All-Star quando, nel 2008, i Lakers aggiunsero Gasol al roster. Diventò un’ottima riserva per i due lunghi titolari, dopo diversi anni da spalla di Kobe. Odom era un lungo completo, capace di sfiorare la doppia-doppia di media e di mandare stabilmente a canestro i suoi compagni. Un’ala forte atipica, con un ottimo ball-handling e una discreta mano dall’arco. Prima di approdare ai Lakers, giocò con i Clippers e con gli Heat. Il suo secondo anno fu il più produttivo offensivamente, con oltre 17 punti a gara. Nel 2011 vinse il premio di Miglior Sesto Uomo. Odom non si focalizzò mai sulla propria produzione, impedendogli, forse, di mettere a referto i numeri necessari per diventare un vero e proprio All-Star. Ma il talento era di certo cristallino.

 

3. Richard Jefferson

Stats carriera NBA: 12.6 punti + 4.0 rimbalzi + 2.0 assist in 1186 partite

Richard Jefferson è stato un ottimo role player. Spesso ci si dimentica dei numeri che Richard portava a casa durante la prima metà della sua carriera. Tra il 2003 e il 2009, fu uno dei sette giocatori a viaggiare con più di 19 punti di media e più di 3 assist ad allacciata di scarpe. Il suo talento esplose quando finirono i giorni di gloria dei New Jersey Nets dei primi anni 2000 con Jason Kidd al controllo. Arrivato nella lega nel 2001, Jefferson ha registrato un career high di 22.6 di media durante la stagione 2007-2008. Nel 2009 passò ai San Antonio Spurs, dove iniziò a giocare maggiormente sugli scarichi e ad abbassare progressivamente i suoi numeri. Un infortunio al polso fermò la sua corsa all’All-Star Game nella stagione 2004-2005. Il resto è storia, con LeBron James in quel di Cleveland.

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Guarda i commenti

  • Mike Conley, parlo da tifoso dei Jazz, sta giocando come mi aspettavo: male. Sta per ora effettuando una pessima stagione, messo spesso in secondo quintetto. Non ho assolutamente capito le mosse di Zanik, che ha allontanato Rubio da Salt Lake, impegnando scelte e soldi del futuro dei Jazz. Tutta questa movimentazione per Conley, quando in una trade avevamo Rose, poi tagliato e andato a vestire la casacca dei TWolves. Spero le cose migliorino nei Play Off.

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Pubblicato da
Matteo Guizzon

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