Sono passati tre anni da quando Colin Kaepernick ha iniziato la sua pacifica protesta. L’ex San Francisco 49ers aveva iniziato ad inginocchiarsi durante l’inno nazionale, in segno di dissenso contro le numerose ingiustizie verso la popolazione afroamericana. Tre anni dopo, il vento sembra essere cambiato. Numerose proteste hanno scosso il paese dopo la morte di George Floyd e in molti hanno rivalutato la posizione di Kaepernick.
LeBron: dove sono le scuse a Kaepernick?
Tra i sostenitori, fin dal giorno uno, della causa c’è LeBron James. Il giocatore dei Lakers è sempre stato dalla parte di Kaepernick. La sua presa di posizione, lo ricordiamo, gli è praticamente costata la carriera NFL, visto che nessuna squadra ha più deciso di firmarlo. Ora che l’opinione pubblica ha meglio compreso le sue posizioni, LeBron si aspetta che la NFL si scusi ufficialmente:
“Per quanto riguarda la NFL: non faccio parte di quell’ambiente, di quegli spogliatoi, ma non ho ancora sentito delle scuse. Non una scusa ufficiale a Colin Kaepernick, per quello che ha dovuto attraversare per provare a dire alla NFL e al mondo intero perché si inginocchiava quando era un 49er. Penso che sia sbagliato. Adesso qualcuno lo sta facendo, ma mancano ancora delle scuse ufficiali per un uomo che ha praticamente sacrificato sé stesso per cercare di migliorare il mondo”
La cosa più vicina che Kaepernick ha ottenuto dalla NFL è stato un risarcimento, nemmeno così tanto oneroso, dopo che lui ed un altro giocatore avevano intentato una causa alla lega. L’ex vice-presidente delle comunicazioni della NFL ha ammesso, senza troppi giri di parole, che nessuna squadra vuole firmarlo proprio per via delle sue posizioni. Chissà se con il nuovo vento che soffia negli USA, sportivamente capitanato da LeBron, possa cambiare qualcosa.
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