Durante la nottata, il presidente della National Basketball Players Association, Chris Paul, ha affermato che la diversità di opinioni tra i giocatori sulla delicata questione della ripartenza stagione nella bolla di Orlando è sostanzialmente una buona cosa per il campionato. CP3 ha infatti sostenuto come la capacità degli stessi atleti di avere opinioni tutte loro, per quanto diverse, sia fondamentale all’interno di un processo decisionale collettivo:
“Con la decisione finale della ripartenza, abbiamo visto come giocatori e lega abbiano la stessa visione su certe cose e siamo arrivati ad una scelta di questo tipo imparando a comunicare tra noi giocatori anche di fronte a posizioni diverse.”
Il 5 giugno, lo ricordiamo, la NBPA – per effetto dei 28 rappresentanti delle squadre – ha votato all’unanimità il piano di ripartenza studiato dalla lega stessa che vedrà coinvolte 22 compagini sfidarsi all’interno della bolla di Orlando. Poco dopo, però, sono cominciati i primi malcontenti da parte di alcuni giocatori di spicco, tra cui Kyrie Irving e Avery Bradley, con il secondo che ha reso pubblica la sua volontà di non volare in Florida per riprendere la regular season con i suoi Los Angeles Lakers.
La posizione di Irving è quella che ha fatto discutere maggiormente, poiché è anche vicepresidente del comitato esecutivo dell’NBPA. CP3, però, ha voluto subito minimizzare la questione commentando in questo modo:
“La cosa più grande che abbiamo imparato da questo problema è la comunicazione … Tutti non devono essere d’accordo – siamo una grande famiglia.”
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